Lavoro e professione

Tecnici laboratorio biomedico, il futuro della professione passa per le nuove tecnologie

di Saverio Stanziale *

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24 Esclusivo per Sanità24

Validazione della refertazione, integrazione e multiprofessionalità, uso delle nuove tecnologie ai fini dell’aumento dell’accuratezza diagnostica e della velocità di elaborazione dei dati, potenziamento delle attività di monitoraggio, personalizzazione del trattamento, più accurato supporto nelle decisioni cliniche. E ancora ottimizzazione dei carichi di lavoro e riduzione dei costi oltre che apprendimento e miglioramento delle performance. Sono queste le più promettenti prospettive di sviluppo professionale dei Tecnici sanitari di laboratorio biomedico. Temi cruciali in un sistema sanitario che cambia, posti al centro dei lavori del secondo Congresso nazionale della categoria in corso a Roma.
Un’occasione unica per affrontare con una delegazione di oltre 500 colleghi provenienti da tutte le regioni italiane i fattori di cambiamento introdotti negli ultimi anni dall’emergenza pandemica nella diagnostica di laboratorio. Un Focus sull’evoluzione della nostra professione guardando anche alla formazione e alla ricerca, con l’obiettivo di ridefinire il ruolo del tecnico sanitario di laboratorio biomedico entro nuovi confini rispetto agli scenari disegnati dalle nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale, dalla telemedicina e dagli sviluppi tecnologici scaturiti dall’emergenza Covid e poi confluiti nel Pano di Ripresa e resilienza con il Dm 77.
Il Tecnico sanitario di laboratorio biomedico 5.0 come lo abbiamo definito. governa la produzione anche nella sua componente tecnologica e rende dunque disponibile alla clinica i risultati del processo analitico ma non entra mai in contatto diretto con il mercato finale e il consumatore. Un nodo che si potrebbe attenuare con la validazione firmata del referto. Anche se anonimi nella pratica clinica siamo in realtà il vero garante della qualità del dato tecnico sanitario.
Siamo storicamente inseriti in tutte le aree della sanità ospedaliera e territoriale: un ruolo che continueremo a giocare anche nelle nuove articolazioni della Sanità pubblica definite dal Pnrr con competenze professionali e organizzative sviluppate e consolidate nel tempo puntando a rendere integrata la competenza nell’utilizzo di strumentazioni a tecnologia avanzata e dalla versatilità nell’uso di molteplici setting di lavoro che condividiamo con i Tecnici sanitari di radiologia medica uscendo dalle quinte dietro cui si celano le nostre competenze in uno scenario di deficit di risorse che richiede la valorizzazione di tutte le professioni sanitarie proprio per trasferire queste competenze nella clinica. La scarsa riconoscibilità dei Tslb all’interno del Servizio sanitario nazionale non è un nodo formale ma si traduce spesso nella non adeguata rappresentanza anche in ambito accademico e dalla impropria sovrapposizione con altre professioni. L’obiettivo è preparare i Tslb alle sfide del futuro puntando ad un’evoluzione nella domanda e ad una personalizzazione delle prestazioni in risposta alla cronicizzazione dei fabbisogni assistenziali. Invecchiamento e fragilità portano ad un aumento nel numero di esami richiesti soprattutto alla luce dello sviluppo di una medicina personalizzata di precisione e della disponibilità di nuove tipologie di esami. Basti pensare alle discipline e ai test biomolecolari e con cui i tecnici sanitari di laboratorio biomedico si misurano.
Digitalizzazione informatizzazione sono le parole d’ordine con cui ciascuno di noi ogni giorno si misura. I laboratori senza tecnici sono tecnicamente impossibili. L’aumento dell’automazione si muove parallelamente all’aumento del numero e complessità dei test disponibili. Per gestire e governare l’innovazione dunque si aprono le porte a possibili nuovi percorsi di specializzazione per i tecnici sanitari di laboratorio biomedico. Si tratta anche di definire nuovi modelli di servizio orientati alla relazione e alle organizzazione e integrazione delle attività. Il lavoro in equipe è una fonte di ricchezza e di crescita professionale. La chiave è il miglioramento dei livelli organizzativi. Un paradigma da percorrere anche nelle possibili difficoltà emergenti dall’attuazione del Pnrr e dal Dm 77 relativamente al potenziamento della Assistenza di prossimità. Si tratta, in poche parole, di disegnare il nuovo perimetro delle attività del Tecnico sanitario di laboratorio biomedico partendo dai nostri saperi e dalla eventuale modifica delle norme che ne regolano le attività dallo sviluppo di ulteriori competenze e da una possibile specializzazione.

* Presidente Commissione Albo nazionale Tecnici sanitari di Laboratorio biomedico


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