Aziende e regioni

Mentor: la nuova funzione educativa che accompagna i giovani con disabilità dalla scuola al lavoro

di Marco Lombardi*

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24 Esclusivo per Sanità24

Si chiama Mentor la nuova funzione nata nell’ambito dei servizi alla persona e del sostegno sociale che ha l’obiettivo di accompagnare studentesse e studenti con disabilità che frequentano gli ultimi anni delle scuole superiori a orientarsi e partecipare al mondo del lavoro. L’idea nasce da “Inclusi. Dalla scuola alla vita, andata e ritorno”, progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile coinvolgendo organizzazioni del Terzo settore in tutta Italia per la promozione dei diritti dei cittadini.
Oggi solo la metà dei 42,8 milioni di persone con disabilità in età lavorativa nell’UE ha un lavoro, quindi un maggiore rischio di povertà ed esclusione sociale. Molti hanno avuto un’istruzione e formazione professionale di bassa qualità che porta all’esclusione dal mercato del lavoro.
Eppure studi condotti in Italia da ANFFAS e altre ricerche internazionali hanno evidenziato come le persone con disabilità che partecipano ad attività lavorative beneficino di livelli superiori di qualità di vita, grazie a un maggiore benessere materiale ed emozionale. E, come auspicato dall’obiettivo 8 di sviluppo sostenibile ONU, l’accesso al lavoro - nello specifico l’accesso a lavori che portano la persona con disabilità nella comunità - concorre a realizzare una crescita economica inclusiva e sostenibile per tutti.
Manca però oggi in Italia per gli studenti con disabilità un “ponte” che colleghi il mondo della scuola con quello del lavoro e della società in cui potersi realizzare pienamente come cittadini attraverso l’impiego; mancano anche dati ufficiali che registrano questo passaggio importante della vita, in cui cambia la maggior parte dei punti di riferimento, un passaggio ancora più delicato e complesso per chi ha una disabilità. Per contribuire a colmare questa distanza, Inclusi ha dato il via al percorso formativo “Mentor: strumenti e strategie per promuovere la partecipazione lavorativa e qualità di vita”, promosso dal Consorzio Sir di Milano. Dopo poco più di un anno di attività, sono al lavoro i primi 10 Mentor d’Italia: sono di base educatori, insegnanti, psicologi e assistenti sociali provenienti da Milano, Cremona, Napoli, Salerno e Senigallia, che hanno frequentato il corso e messo in pratica la formazione, coinvolgendo finora 70 studenti con disabilità.
La formazione del Mentor prevede un approccio e uno sguardo nuovi verso la persona con disabilità e il suo progetto di vita, partendo da un’analisi sviluppata attorno a 8 domini: benessere fisico, materiale ed emozionale, autodeterminazione, sviluppo personale, relazioni interpersonali, inclusione sociale e diritti. La valutazione parte dal ragazzo o ragazza per progettare interventi mirati che tengano presenti le sue competenze e risorse, ma anche i suoi desideri, le aspettative e i diritti, con l’obiettivo di migliorare la sua qualità di vita e favorire una maggiore partecipazione alla società. Il Mentor orienta quindi i giovani verso una professione coniugando interessi e abilità personali con le esigenze del mercato, e li accompagna nella prima delicata fase dell’inserimento lavorativo mediando e modellando con l’azienda le opportunità per facilitare un equilibrio sostenibile tra il datore di lavoro e il nuovo impiegato.
Creare percorsi di accesso a posti di lavoro di qualità è anche l’obiettivo del Disabilty Employment Package, presentato nel 2023 a livello europeo: l’aumento del tasso di occupazione delle persone con disabilità vuole concorrere a raggiungere l’ambizioso obiettivo del Piano d’azione per i diritti sociali che prevede, entro il 2030, che il 78% della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni in Europa abbia un’occupazione.

*Psicologo, docente e ricercatore presso HOGENT University of Applied Sciences (Gent, Belgio), formatore e supervisione del percorso Mentor


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