Notizie Flash

Lega del Filo d’Oro: al via campagna #spazioaisogni per rafforzare il Centro diagnostico

S
24 Esclusivo per Sanità24

“Raddoppiando la presa in carico del Centro Diagnostico, oggi siamo in grado di ridurre le liste d’attesa e quindi di intervenire più precocemente sui bambini, riuscendo ad ottenere le migliori risposte ai trattamenti educativi e riabilitativi e contemporaneamente offrire alle persone adulte percorsi riabilitativi mirati alla loro complessa condizione di pluridisabilità”. Lo dichiara Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS lanciando la campagna “Spazio ai sogni” con l’obiettivo di garantire “un miglioramento sostanziale della qualità della vita a tanti bambini e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali e alle loro famiglie, rispondendo in modo concreto ai loro bisogni specifici”. D”a ormai 60 anni - spiega Bartoli - il nostro lavoro è orientato a valorizzare le potenzialità di ciascuna persona, andando oltre i limiti tracciati dalla disabilità, e per continuare a farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, perché anche un piccolo contributo può fare la differenza”.

Attraverso la campagna #spazioaisogni, a cui tutti possono contribuire con una chiamata da rete fissa o un sms al numero solidale 45514, sarà possibile supportare le attività del Centro Diagnostico, che da settembre 2022 ha raddoppiato i posti disponibili, permettendo così di accogliere non più quattro, ma ben otto persone contemporaneamente insieme alle loro famiglie, riducendo le liste d’attesa. Nel 2023 il Centro Diagnostico della Fondazione ha trattato 145 utenti, effettuando 55 interventi precoci. “In risposta alle crescenti richieste da parte di famiglie con bambini nati con patologie gravi e plurime - spiega la Lega del Filo d’Oro - ai servizi valutativi del Centro Diagnostico si è aggiunto negli anni l’intervento precoce, un percorso residenziale di breve durata finalizzato ad agire tempestivamente, nelle prime fasi di sviluppo del bambino, per ottenere le migliori risposte possibili ai trattamenti educativi e riabilitativi e valorizzarne le abilità residue”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA