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Si apre il 27 marzo la X Conferenza Gimbe "Aumentare il value e ridurre gli sprechi in sanità"

La Fondazione Gimbe dedica la 10a Conferenza nazionale alla riduzione degli sprechi e all'aumento del value in sanità: in questa occasione la Fondazione presenterà il framework per guidare il processo di disinvestimento da sprechi e inefficienze, in particolare quelli correlati al sovra/sottoutilizzo di servizi e prestazioni sanitarie e all'inadeguato coordinamento dell'assistenza tra vari setting di cura. L'evento si terrà a Bologna, presso il Royal hotel Carlton il 27 marzo 2015. La partecipazione alla Conferenza - sostenuta interamente dalla Fondazione Gimbe senza apporto di sponsor istituzionali o commerciali - è gratuita. Per iscriversi bisogna registrarsi sul sito www.gimbe.org .

Il Patto per la Salute 2014-2016 ha fissato le risorse per il SSN e definito le strategie di politica sanitaria per il prossimo triennio, in linea con uno dei principi fondamentali del progetto "Salviamo il Nostro SSN", lanciato nel 2013 dalla Fondazione Gimbe: nonostante i tagli, la Sanità pubblica rimane sostenibile a condizione di ridurre inefficienze e sprechi che si annidano a tutti i livelli. Se i "risparmi derivanti dall'applicazione delle misure contenute nel Patto rimangono nella disponibilità delle singole Regioni per finalità sanitarie", tutte le Regioni dovrebbero avviare un virtuoso processo di disinvestimento (da sprechi e inefficienze) e riallocazione (in servizi essenziali e innovazioni), coinvolgendo attivamente aziende e professionisti sanitari. Purtroppo, a fronte della richiesta avanzata dal Governo con la Legge di Stabilità di recuperare 4 mld di euro, le Regioni hanno rinunciato all'incremento di 2 mld del Fondo Sanitario Nazionale, mettendo a rischio sia l'applicazione del Patto per la Salute, sia i nuovi livelli essenziali di assistenza.

Nel forum "Scienza, Ricerca e Sanità" autorevoli rappresentanti delle istituzioni e dell'industria si confronteranno sulla difficile compatibilità tra innovazioni farmacologiche e tecnologiche e sostenibilità delle cure in un sistema di risorse limitate: Gianpiero Fasola (CIPOMO e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine), Luca Pani (Agenzia Italiana del Farmaco), Giuseppe Recchia (GlaxoSmithKline), Giuseppe Remuzzi (Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII e Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Bergamo), Walter Ricciardi (Istituto Superiore di Sanità), Roberta Siliquini (Consiglio Superiore di Sanità).
Dall'analisi delle contraddizioni tra diseguaglianze e diritto costituzionale alla tutela della salute nasce la partnership tra Fondazione GIMBE e Associazione Dossetti, che richiedono una modifica dell'articolo 117 del Titolo V che possa realmente restituire allo Stato il ruolo di garante del diritto alla salute delle persone e assicurare l'uniforme attuazione dei LEA su tutto il territorio nazionale.
Infine, gli 8 progetti del Laboratorio Italia realizzati da Regioni e aziende sanitarie, utilizzando le evidenze scientifiche per guidare l'appropriatezza professionale e i reali bisogni dei pazienti per riorganizzare i servizi, dimostreranno che il processo di disinvestimento e riallocazione è la strada maestra per contribuire alla sostenibilità della Sanità pubblica.