Medicina e ricerca

Doppio anniversario per l’Istituto Mario Negri: 60 anni di ricerca e 30 anni di Alumni

di Armanda Jori*

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L’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri ha recentemente celebrato due importanti anniversari: i 60 anni dalla sua fondazione e i 30 anni dalla costituzione della Mario Negri Institute Alumni Association (MNIAA).
E’ stato un grande orgoglio essere stata selezionata dal professor Garattini tra i suoi primi 22 collaboratori, un grande entusiasmo per la consapevolezza che stavamo aprendo un capitolo nuovo nel fare ricerca scientifica in Italia e anche un po’ di timore.
L’associazione degli alumni è stata fondata con lo scopo di mantenere vivi i legami tra gli ex allievi e di promuovere una rete di supporto professionale e umano tra le nuove generazioni di ricercatori e i veterani del settore.
Ma la MNIAA è molto di più, perché oggi attraverso i premi e le borse di studio contribuisce fattivamente alla formazione dei nuovi talentuosi ricercatori, evitando in qualche modo la fuga dei cervelli.
Nel nostro Paese, purtroppo, la ricerca è considerata un costo non un’opportunità di avanzamento e crescita.
Il modesto contributo offerto da noi vecchi ricercatori ai nostri giovani colleghi può gratificarli e indurli a portare in istituto un maggior entusiasmo su quanto acquisito nel loro soggiorno all’estero.
Abbiamo pensato di sostenere i nostri giovanissimi ricercatori (under 30) con un contributo che li aiutasse a partecipare al loro primo evento internazionale, nonostante i costi alti.
E’ molto importante per valorizzare quanto il loro lavoro svolto al Negri fosse compatibile con il livello degli altri ricercatori.
La MNIAA perseguirà iniziative rivolte alla divulgazione di informazioni sulla ricerca biomedica ed in particolare su argomenti che possano essere recepiti dalla cittadinanza in modo corretto e esaustivo, per creare una massa critica su tematiche di interesse pubblico.
Il ruolo dell’istituto sarà sempre quello di lavorare, come ha fatto dalla sua fondazione, per la salute dei cittadini, non per un ritorno economico. Una visione operativa che proprio in questi giorni è stata ufficialmente riconosciuta grazie dall’assegnazione della Medaglia di Edinburgo, istituita per chi contribuisce significativamente al benessere dell’umanità.
Il consiglio ai giovani che intraprendono la carriera nel campo della ricerca biomedica è quello di avere curiosità, entusiasmo, costanza e, soprattutto, non stancarsi mai di andare avanti.

*Presidente della Mario Negri Institute Alumni Association (MNIAA)


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