Lavoro e professione

«Subito la convenzione con le farmacie»: Lorenzin e Lanzetta al convegno Federfarma sulla nuova farmacia italiana

Il rinnovo della convenzione tra le farmacie e il Servizio sanitario nazionale «spero arrivi velocemente». Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che oggi partecipa all'incontro in cui Federfarma lancia «una nuova proposta per la farmacia italiana». «Soprattutto - ha aggiunto Lorenzin - mi piacerebbe avere, insieme alla convenzione, il Ddl che entra oggi in discussione al Senato (VEDI ) ed il Patto della salute, per avere un sistema che vada a regime in modo organico e complessivo».

«La farmacia deve svolgere un ruolo di infrastruttura sanitaria. Ne abbiamo almeno una in ogni Comune italiano, è una rete che già abbiamo e che possiamo utilizzare per tante cose, dalle prestazioni all'utilizzo del fascicolo elettronico e può essere anche un modo per fare prevenzione», ha aggiunto Lorenzin. «Possono essere - ha proseguito - gli occhi e le orecchie per l'attività di prevenzione del ministero e delle Regioni. Abbiamo previsto di utilizzarle - ha aggiunto il ministro - sia nel Ddl in discussione al Senato sia nel Patto per la Salute». «Consentono non solo di risparmiare - ma anche di dare un servizio efficace, efficiente e immediato ai cittadini. Tutti, infatti - ha concluso Lorenzin - entrano almeno una volta al mese in farmacia e possono avere qui informazioni e formazione su alcuni temi».

«Io sono pronta. Bisogna lavorare fin da subito per la firma della convenzione» per la farmacia dei servizi tra farmacisti e Servizio sanitario nazionale. Così Maria Carmela Lanzetta nella doppia veste di ministro per gli Affari regionali e farmacista è intervenuta a sorpresa al convegno.

«Per quello che mi riguarda - ha aggiunto - sono pronta a cogliere gli spunti che arrivano dai farmacisti» e «a fare da ponte tra istituzioni e territorio».

«Sono farmacista da sempre e qualora mi chiedano con quale titolo voglio essere chiamata posso rispondere solo dottoressa». Così il ministro Lanzetta ha parlato di fronte alla platea di Federfarma. «Per 30 anni ho svolto la professione diretta di farmacista e conosco i problemi del settore. Ho ricevuto la notizia della nomina di ministro con il camice bianco addosso mentre ero dietro il banco della mia farmacia», ha aggiunto. «Per averli vissuti sulla mia pelle so che di problemi ce ne sono tanti e non c'è dislocazione geografica che tenga». Per questo, ha concluso il ministro, «bisogna procedere quanto prima alla stesura della convenzione», scaduta fin dal 1998.

Le farmacie italiane sono pronte a far decollare l'offerta di servizi sanitari: «Abbiamo le strutture, i collegamenti, le competenze ma chiediamo alla politica quel passo in più perché possiamo concretizzare un'offerta ai
cittadini sempre più accessibile ed economicamente sostenibile». A dirlo è Anna Rosa Racca, presidente di Federfarma, alla presentazione del «nuovo progetto per la farmacia italiana messo a punto da Federfarma».

«Oggi è davvero il momento di fare un passo avanti», spiega Racca sottolineando che dal 2009 alcune cose sono state già realizzate. «I risultati ottenuti - dice Racca - evidenziano che la farmacia è una risorsa. Noi ci stiamo preparando: abbiamo già realizzato le piattaforme che ci consentono di metterci in rete nell'offerta dei servizi, strumenti che presenteremo già a maggio al Cosmofarma in calendario a Bologna». Quello che manca è proprio, secondo Racca, un impulso più forte dalla politica - «che chiederemo oggi al ministro e al coordinatore delle regioni per la sanità» a partire dalle Regioni a cui Federfarma chiede una maggiore uniformità. E serve la stipula della convenzione.

«I servizi che offriamo e che offriremo - conclude Racca - sono il più delle volte gratuiti per i cittadini ma i farmacisti offrono il loro impegno. Il modello di riferimento è quello del cup realizzato in Lombardia dove i farmacisti offrono un servizio a un prezzo inferiore a quello precedente attraverso un accordo preciso».