Imprese e mercato

Farmacie, Federfarma all'attacco delle catene. Racca: salviamo il soldato Ssn

Il successo per aver salvato la classe C con ricetta nelle mura degli esercizi convenzionati. Ma anche la paura per ciò che potrà avvenire per l'inaspettata comparsa nel testo del Ddl pro-concorrenza e liberalizzazioni, dell'ingresso delle società di capitale nelle farmacie private. Si è svolta interamente (e necessariamente) intorno a questi due temi l'assemblea straordinaria di Federfarma di oggi. Bocche cucite, nessun trionfalismo, ma la preoccupazione c'è tutta, e sempre di più, nella categoria e nei cosi di Federfarma, i titolari di farmacia convenzionata. Che pare non abbiano accolto tutti con grande soddisfazione l'incipit della presidente Annarosa Racca che ha calcato l'accento sul successo ottenuto per il mantenimento dei farmaci C con ricetta nelle farmacie convenzionate.

All'attacco su licenze e percentuali di proprietà.
Un successo che, a ben vedere, può essere considerato superato dall'ingresso delle società di capitali nelle farmacie. La vera tigre che ora fa dormire sonni poco tranquilli a tanti. Anche perché la potenza di fuoco di catene vere e articolate (vale a dire con molte farmacie) è può essere capace di smontare meccanismi, regole e fatturati attuali. Insomma, se vedrà. Si vedrà soprattutto in Parlamento, dove si giocherà la vera partita.
Spiega a Il Sole-24 Ore sanità, la Racca: «L'assemblea straordinaria di Federfarma all'unanimità ha dato mandato al Consiglio di Presidenza di seguire l'iter parlamentare del provvedimento, adoperandosi affinché siano mantenute le regole che oggi assicurano il buon funzionamento del servizio, a tutela della salute dei cittadini». Di più, aggiunge la presidente di Federfarma: «Saranno sottolineati al mondo politico i rischi connessi all'ingresso del capitale nella proprietà delle farmacie. In questo senso l'assemblea ha condiviso la necessità che sia introdotta una serie di vincoli alla presenza del capitale nel settore, come avviene in altri Paesi europei».
Detta tutta: vincoli sul numero di licenze e sulle percentuali di proprietà. Ora inizia un'altra guerra, mentre non può considerarsi chiusa quella sui farmaci C, dove i perdenti del Ddl sono pronti a passare al contrattacco. In Parlamento.