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Uici: non tagliare le tariffe Lea, gli interventi alla cataratta vanno garantiti a tutti

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Il Consiglio nazionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, esprime preoccupazione sulle tariffe dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) che potrebbero prevedere, tra l’altro, una riduzione dei rimborsi destinati alle regioni per coprire i costi necessari a garantire gli interventi di cataratta da parte del Servizio sanitario nazionale.
“La cataratta non operata può portare anche alla cecità totale - spiega Mario Barbuto, presidente Uici - come dichiarato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Infatti, se non curata nei tempi corretti, è la prima causa mondiale di cecità e ipovisione grave e colpisce il 50% della popolazione mondiale causando almeno 20 milioni di ciechi assoluti e 130 milioni di ipovedenti gravi”.
Secondo Barbuto i 600mila interventi alla cataratta in Italia “hanno reso la vita molto più agevole a tanti pazienti, scongiurando il rischio di cecità”. “La possibile riduzione della copertura finanziaria - sostiene - porterebbe ad una fisiologica diminuzione del numero di interventi e un conseguente allungamento delle liste di attesa, in particolare nelle regioni del Sud, con una inevitabile ricaduta negativa sulle fasce più economicamente più deboli impossibilitate a rivolgersi alle strutture private”.
“Per questo – conclude Barbuto – l’Uici porterà all’attenzione delle istituzioni i rischi che tale scelta comporterebbe e la necessità di continuare a garantire gli interventi alla cataratta quale strumento di prevenzione e cura contro le disabilità visive.”


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