Dal Governo

Rapporto Osmed: ogni anno 30 scatole di farmaci l'anno per ogni italianoSicilia divoratrice, Bolzano risparmiosa

di Paolo Del Bufalo, Roberto Turno

Ben 30 scatolette di farmaci a testa ogni anno. Qualcosa come 985 dosi per mille abitanti pagate dal Servizio sanitario nazionale ogni giorno che Dio prescrive. Con la Sicilia che più di tutte consuma consuma pillole e sciroppi, e Bolzano la più morigerata. Non solo: gli ultra 74enni confermano il record di consumi e di spesa: hanno preso farmaci 22 volte di più e speso 8 volte più degli italiani tra 25 e 34 anni. Mentre oltre la metà dei bambini e il 90% degli over 75 ha ricevuto dal medico di famiglia almeno una prescrizione nel corso del'anno. E il Sud, poi: leader dei consumi con Sardegna e Sicilia in testa. Poi il Lazio. E la "vecchia" Liguria.

Gli italiani e i farmaci, un amore che non finisce mai. Vuoi perché gli italiani invecchiano, vuoi perché la farmacologia avanza. O anche perché l'ospedale diventa per tanto un rifugio sempre più difficile. E vuoi perché il marketing fa il resto, con i medici prescrittori sempre piuttosto generosi. Tutto quello che avresti voluto sapere sugli italiani e il farmaco ce lo spiega il rapporto 2012 dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) sull'impiego dei medicinali elaborato dal suo osservatorio Osmed, presentato questa mattina a Roma. Un focus ad ampio spettro che ci dice però anche come l'anno scorso ci sia stato un leggero calo delle confezioni di farmaci acquistate: lo 0,4% in meno. Che significano comunque la bella cifra di 1,8 miliardi in totale, tra farmaci pagati dal Servizio sanitario e quelli acquistati di tasca propria dagli italiani. Con un'avvertenza, però: . le dosi prescritte dal Ssn sono cresciute del 2,3%: quelle 985 dosi singole di pillole e dintorni, appunto, ingerite ogni giorno.

La spesa
La spesa farmaceutica nel 2012 è stata di 25,5 miliardi, il 76% dei quali è stato rimborsato dal Ssn: in media ogni cittadino italiano ha speso circa 430 euro. Ma mentre la spesa per farmaci ospedalieri cresce, la spesa farmaceutica territoriale complessiva, sia pubblica che privata, è in riduzione rispetto al 2011 del -5,6% ed è stata di 19.389 milioni di euro. La spesa a carico dei cittadini ha registrato una riduzione del -1,5% rispetto al 2011.

I consumi regionali
Le dosi giornaliere totali prescritte ogni mille abitanti nel 2012 sono state 1.626,8, quelle a carico del Ssn in regime di assistenza convenzionata sono state 985 (in aumento rispetto all'anno precedente del 2,3%), corrispondenti ad oltre 1 miliardo di confezioni dispensate (18,4 confezioni pro capite), con un incremento dello 0,6% rispetto al 2011. E secondo il rapporto è la Sicilia la Regione in cui si registra la quantità massima di consumi (1.110 dosi giornaliere ogni mille abitanti). Seguono il Lazio (1.097,3), la Sardegna (1.082,5) e la Puglia (1.081,9).
Al contrario, il valore di consumi più basso è a Bolzano (743,1 dosi al giorno per mille abitanti), seguita da Trento (864,9), dalla Liguria (881,9) e dalla Valle d'Aosta (896,1).
Il maggiore incremento del consumo di farmaci si riscontra in Sardegna e in Lombardia (+2%). Dall'altro lato, le maggiori riduzioni nei consumi si sono verificate in Liguria (-2,5%) e in Basilicata (-2,2%).
Il consumo di antibiotici è caratterizzato da un gradiente Nord-Sud. La Campania (31 dosi giornaliere per 1.000 abitanti), seguita dalla Puglia (27,8 dosi giornaliere per 1.000 abitanti) e dalla Calabria (26,6 dosi giornaliere per 1.000 abitanti) continuano ad essere le Regioni con il maggior consumo di antibiotici mentre l'utilizzo meno elevato è stato registrato nella P.A. di Bolzano (12,6 dosi giornaliere per 1.000 abitanti), in Liguria (14,3 dosi giornaliere per 1.000 abitanti) e in Friuli Venezia Giulia (14,6 dosi giornaliere per 1.000 abitanti).

Farmaci a brevetto scaduto
Sempre sul versante di prescrizioni e spesa, la prescrizione di farmaci a brevetto scaduto ha rappresentato nel 2012 il 62,1% delle dosi e il 37,7% della spesa. Sia i consumi che la spesa dei farmaci a brevetto scaduto sono in aumento rispetto al 2011, rispettivamente del 10,6% e del 6,4 per cento.

Farmaci orfani
Il consumo di questi farmaci corrisponde a un totale di circa 5,9 milioni di dosi per una spesa di circa 671 milioni, pari all'8% della spesa relativa agli acquisti farmaceutici da parte delle strutture sanitarie pubbliche.

Le categorie di maggior consumo
Per quanto riguarda le categorie di farmaci di maggior consumo, i farmaci cardiovascolari rimangono al primo posto sia in termini di spesa farmaceutica totale (pubblica e privata) sia in termini di consumo, seguiti, per consumi, dai farmaci dell'apparato gastrointestinale e metabolismo, dai farmaci del sangue e organi emopoietici, dai farmaci per il Sistema nervoso centrale e dai farmaci dell'apparato respiratorio.

In particolare per i cardiovascolari sono state consumate 516 dosi per mille abitanti al giorno e spesi 4,350 miliardi. Per i farmaci antineoplastici il la spesa è stata di 3,323 miliardi anche se il consumo solo di 13,5 dosi al giorno per mille abitanti. Seguono invece per consumi i farmaci dell'apparato respiratorio i consumi sono stati di 242,2 dosi, per quelli del sangue 218 dosi, per il Sistema nervoso centrale 161 dosi e per i farmaci dell'apparato respiratorio 95 dosi al giorno sempre per mille abitanti.

Inappropriatezza per gli antibiotici
Ma nel consumo di farmaci non mancano le note dolenti secondo il rapporto Osmed. Che mette in evidenza l'inappropriatezza sull'uso di antibiotici nella popolazione anziana: il 56% dei pazienti tra i 66 e i 75 anni è trattato per influenza con antibiotici rispetto al 24% dei pazienti con età inferiore ai 45 anni. Le categorie di antibiotici maggiormente utilizzate in assoluto sono state le associazioni di penicilline, i macrolidi e lincosamidi e le penicilline ad ampio spettro e le penicilline sensibili alle beta-lattamasi

Le differenze di genere
Confermate poi le differenze di genere: le donne consumano più farmaci antitumorali; superiore nelle donne vs gli uomini l'utilizzo di antianemici in età fertile e l'impiego di bifosfonati per l'osteoporosi a partire dai 74 anni; più frequente l'utilizzo di antimicrobici nelle donne. Il 60% degli uomini over 74 utilizza farmaci per il sangue e organi emopoietici conseguente alle esigenze d'impiego dei medicinali nella prevenzione cardiocerebrovascolare. Più frequente utilizzo di antimicrobici nelle donne, in particolare nelle fasce di età adulta. Il 30% degli uomini ultra74enni utilizza farmaci per il sistema genito-urinario, essenzialmente per il trattamento dell'ipertrofia prostatica. Costantemente superiore a quella negli uomini la prevalenza d'uso nelle donne dei farmaci per l'apparato muscolo-scheletrico.

I controlli
Infine i controlli. La maggior parte delle segnalazioni di farmacovigilanza nel 2012 ha riguardato i farmaci antineoplastici, antimicrobici, i farmaci del sistema nervoso centrale, del sistema cardiovascolare e del sistema muscolo-scheletrico. Il numero di segnalazioni è in crescita: nel 2001 le segnalazioni inserite nella Rete erano 131 per milione di abitanti e rispetto al 2011 è stato registrato un incremento del 38 per cento.