Aziende e regioni

Da Federsanità Anci il rapporto che riorganizza il percorso di cura dei malati cronici di Bpco

Ripercorrere l'intera gestione della Bpco, partendo dall'individuazione dei processi di cura. Con l'obiettivo - attraverso la definizione del "costo terapia" (farmaci, ossigenoterapia, servizi sociosanitari, ecc.) - di garantire ai pazienti la miglior risposta possibile alla malattia, la meno invasiva e al miglior costo. E' la mission del Rapporto Bpco, presentato oggi ad Arezzo durante il 9° Forum Risk Management in Sanità.

Gli indicatori individuati, sono stati, per la prima volta, condivisi in modo unanime da Fimmg, Simlg, Aipo, Simer, Aimar, Asl, Ministero della Salute, Agenas e Conferenza Stato Regioni. Il tutto grazie al Tavolo di lavoro di Federsanità Anci, costituito da società scientifiche, clinici di Asl/Ao e rappresentanti istituzionali. L'attività del Tavolo di lavoro è stata supportata da un grant non condizionato di Ggk SpA.

Il rapporto è stato presentato anche alla Conferenza degli Assessori, che hanno dimostrato grande interesse e invitato a proseguire con questo tipo di metodologia. Luca Coletto, Coordinatore degli Assessori regionali alla Salute, ha inoltre suggerito di individuare, come successo per il tema "eterologa", un referente per ogni regione da coinvolgere nel Tavolo Bpco, in modo da trovare una condivisione anche a livello regionale, condivisione che verrà, poi, fatta propria dalla Conferenza Stato Regioni.

La Bpco è una patologia di tipo respiratorio, molto spesso confusa con l'asma (e trattata inappropriatamente come asma), ma che a differenza di quest'ultima causa pesanti difficoltà respiratorie che producono drammatiche problematiche polmonari, tali da condurre alla morte.
La rilevanza della Bpco è significativa: è la malattia cronica respiratoria più diffusa in Italia e tra le 6 malattie croniche in generale più diffuse. Ciò significa che ha un impatto in termini organizzativi e gestionali, sia sul fronte sanitario che su quello sociale, molto alto.

Obiettivo del Rapporto: mappare la gestione della malattia, soprattutto alla luce dei modelli organizzativi e gestionali, e di proporre alcuni standard minimi di procedura e organizzazione. «E' piena la consapevolezza - spiega Lorenzo Terranova, responsabile del Centro Studi di Federsanità Anci - che, se non si vuole ridurre il livello di protezione sociale e garantire l'accessibilità ai cittadini, è necessario intervenire su differenti piani: razionalizzazione delle modalità erogatorie; governo dell'offerta; verifica dei processi di formazione della domanda. Pertanto, partendo da queste riflessioni, Federsanità Anci ha avviato un gruppo di lavoro che si è proposto di approfondire su un piano più concreto e operativo come intervenire nel caso di una patologia cronica particolarmente diffusa: la broncopneumopatia cronica ostruttiva».

«L'idea è quella che gli attuali sistemi di remunerazione per prestazione - continua Terranova - rischiano di non essere più in grado di garantire l'equo soddisfacimento dei bisogni complessi che le pressioni prima elencate pongono al Ssn. Diventa così basilare costruire un nuovo modello di finanziamento basato sui risultati. Deve modificarsi, pertanto, il sistema attuale del finanziamento (ossia una remunerazione per fattori di costo) indirizzandolo verso il modello per risultato o esito. Questa è la vera sfida del nostro Ssn se vuole offrire uno stock di prestazioni eque e a tutte».

«Come è noto, la Bpco è la quarta causa di morte - sottolinea Enrico Desideri, Direttore Generale Usl 8 Arezzo e Coordinatore del Forum DG - , superando addirittura la mortalità per cancro. Rappresenta, inoltre, un paradigma delle malattie croniche, potendo essere trattata con successo nell'ambito dell'assistenza territoriale evitando, così, il ricovero ospedaliero o limitandone il ricorso. Obiettivo preliminare, quindi, dello studio Federsanità Anci è stato di fotografare lo stato dell'opera, ovvero approfondire la conoscenza in 14 Ausl italiane di come di fatto venga garantita l'assistenza ai pazienti affetti da questa malattia, anche in termini di diagnosi differenziale con l'altra grave patologia respiratoria: l'asma bronchiale».