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Lazio, cure primarie integrate e studi medici aperti nel weekend

Un accordo in sei punti per riscriverel'organizzazione delle cure primarie sul territorio, puntando alla piena integrazione dei professionisti grazie anche al supporto della tecnologia. A presentarlo è il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, che lo ha siglato insieme a Fimmg, Smi, Snami e Intesa sindacale. «Una rivoluzione: nella sanità del Lazio cambia tutto», annuncia il presidente.

Questi i sei punti dell'intesa, che poggia dichiaratamente sulla costruzione di un «nuovo modello di promozione e tutela della salute», costituito dalla «piena integrazione dei nodi della rete sociosanitaria territoriale: gli studi di medicina generale, le forme associative della Mg, le farmacie, i poliambulatori, le case della salute, i distretti sociosanitari e i presidi ospedalieri. Il nuovo accordo, frutto di un'intesa siglata nel luglio scorso, «intende aumentare la capacità di intercettare, prendere in carico e dare risposta ai bisogni assistenziali dei cittadini».

I sei cardini dell'intesa
1. La nuova rete di cure prevede assistenza anche nei giorni festivi
PRIMA: La medicina generale nei giorni festivi e prefestivi era affidata al servizio di continuità assistenziale (medico di guardia) senza una strutturata rete di offerta territoriale. In moltissimi casi l'unica soluzione era il Pronto Soccorso.
DOPO: Il servizio di assistenza ambulatoriale da dicembre sarà organizzato in base ai criteri nazionali per le cure primarie e sarà esteso progressivamente anche nelle giornate di sabato, domenica e festivi per un massimo di 9 ore al giorno dalle ore 10 alle ore 19 a partire dal territorio di Roma Capitale. Le prestazioni saranno accessibili a tutti i cittadini, in coordinamento con le attività dei servizi di continuità assistenziale della medicina generale. Stretto dovrà essere il collegamento telematico con le Case della Salute, con i Pronto soccorso dei presidi ospedalieri (o presidio ospedaliero di riferimento) per la gestione dei dati sanitari con l'obiettivo di poter arrivare alla trasmissione degli stessi in telemedicina. Per le patologie trattabili dalla medicina generale i triagisti del Pronto soccorso potranno informare il paziente della sede Ucp e/o Casa della salute più vicina mediante procedura informatica tracciabile.

2. La riorganizzazione delle unità di cure primarie: entro fine 2015 UCP a sede unica
PRIMA: Fino ad ora c'è stata sempre poca chiarezza sull'offerta di servizi, con un conseguente mancato collegamento tra le diverse strutture o unità di cure primarie della rete ospedaliera.
DOPO: Grazie all'accordo viene avviata la riorganizzazione dell'intera rete delle Unità di Cura Primarie mediante una graduale trasformazione in Unità di Cure Primarie a sede Unica da concludersi entro il 31.12.2015. Le attività svolte all'interno di ogni Unità di Cure Primarie dovranno essere portate a conoscenza dei cittadini mediante la "Carta dei Servizi", con l'elenco delle prestazioni effettuabili. Ogni UCP, a far data dal 1 gennaio 2015, dovrà essere facilmente accessibile e immediatamente riconoscibile dai cittadini, mediante apposita insegna identificativa.

3. I percorsi di cura per i pazienti cronici
PRIMA: Il paziente doveva muoversi da solo tra le diverse strutture regionali.
DOPO: Nel Lazio sono oltre 400mila i pazienti cosiddetti cronici. Con il nuovo accordo il paziente viene seguito dal suo medico in ogni aspetto: visita, prescrizione di farmaci e pacchetti di esami, presidi sanitari. I pazienti saranno inseriti con il loro consenso nei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali. Ad ogni percorso è associato un "Pacchetto" di esami da svolgere nel corso dell'anno secondo le indicazioni delle linee di indirizzo condivise.

Dopo la costituzione di un elenco degli assistiti divisi per patologia:
• I medici di medicina generale chiederanno al paziente di entrare nel percorso su base volontaria e di dare il consenso informato per il trattamento dei dati. Prescriveranno, terapia e «pacchetto» di esami da svolgere nel corso dell'anno, -farmaci – esami - presidi sanitari; (prestazioni previste dalle linee guida regionali sui Pdta), effettueranno la prenotazione del "pacchetto" con procedure semplificate attraverso il sistema Recup con rilascio del promemoria; il paziente dovrà solo recarsi al giorno e all'orario prestabilito alla struttura sanitaria indicata per l'effettuazione della prestazione, previa conferma (corresponsabilizzazione del paziente); effettueranno il richiamo attivo per pazienti in cui si suppone una scarsa aderenza al Pdta; effettueranno la rivalutazione del paziente nei controlli successivi;
•Il distretto sanitario rinvierà, al medico di medicina generale i referti delle prestazioni eseguite, tramite il sistema regionale della distribuzione referti (è importante il rilascio di mail).

4. Nuova gestione delle liste d'attesa: dal 1 dicembre il medico deve indicare priorità
PRIMA: Il sistema sanitario regionale produce 90 milioni di ricette ogni anno, i prescrittori, di cui i medici di medicina generale sono la stragrande maggioranza, non indicano alcuna classe di priorità.
DOPO:A partire dal 1 dicembre 2014 i medici di medicina generale indicheranno nella ricetta sia il quesito diagnostico e sia la classe di priorità per le prestazioni previste dal Piano Regionale per il Governo delle Liste di Attesa (DCA 437 del 28/10/2013)
- U (urgente ) da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore;
- B (Urgenza breve) da eseguire entro 10 giorni;
- D (differibile) da eseguire entro: 30 giorni pere le visite; 60 giorni per le prestazioni ambulatoriali;
- P (senza priorità) prestazione programmata per i pazienti cronici.

5. Innovazione Tecnologica: le informazioni sul tuo medico a portata di click sul sito della Regione Lazio
PRIMA: non esisteva uno strumento di informazione e localizzazione delle unità di cure primarie presenti sul territorio.
DOPO: A partire dal 1 gennaio 2015 le Unità di cure primarie a sede Unica saranno georeferenziate e geolocalizzate online mediante il sito web regionale. Digitando il nome del proprio medico ogni cittadino saprà indirizzo, giorni e orario di lavoro sia dello studio che della Ucp a cui fa riferimento.

6. Ricette online e dematerializzate: si chiude il tempo delle ricette rosa
PRIMA: I medici di medicina generale, che sono i maggiori prescrittori, consegnavano al paziente la ricetta (cartacea) rosa contenente le indicazioni di visite, esami o farmaci. Questo sistema genera oggi 90 milioni di ricette cartacee ogni anno.
DOPO: Si avvia il progetto in modo progressivo di superamento del cartaceo con l'introduzione della ricetta dematerializzata. Il medico rilascerà al paziente solo un promemoria con i dati ed il codice fiscale che ha inserito nel sistema nazionale. La farmacia verificherà e confermerà rilasciando i medicinali prescritti. La fase sperimentale durerà 30 giorni, a partire dal 1 novembre nel territorio della Asl di Viterbo e in quello della Asl RmD limitatamente al territorio del Comune di Fiumicino.