Aziende e regioni

Vasco Errani si dimette da presidente dell'Emilia Romagna per la condanna a un anno nel caso "Terremerse". La segreteria Pd: «Ci ripensi»

Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna e della conferenza dei presidenti delle Regioni, si è dimesso.

La decisione è arriva dopo la condanna in secondo grado a un anno di reclusione per falso ideologico in atto pubblico, nel processo per la vicenda Terremerse. Un anno a lui, un anno e due mesi con la condizionale per i due funzionari della Regione Valtiero Mazzotti e Filomena Terzini

Il fatto risale al 2012, quando Errani ha ricevuto un avviso di fine indagine in merito alla vicenda di "Terremerse", appunro, la cooperativa agricola che ha ricevuto nel 2005 un finanziamento regionale di un milione di euro e che all'epoca era presieduta dal fratello di Errani, Giovanni. L'indagine era scattata in base alla memoria difensiva presentata in procura da Errani nel 2009, dopo che la notizia dell'indagine era apparsa su il Giornale.
Sulla base degli elementi contenuti nella relazione, la procura nel 2012 ha chiesto il rinvio a giudizio per Errani che, in sede di rito abbreviato, l'8 novembre scorso viene assolto perchè il "fatto non sussiste".
Il 18 febbraio 2013 la procura di Bologna fa ricorso contro l'assoluzione. Ricorso accolto oggi dalla Corte d'Appello che ha condannato Errani ad un anno, con pena sospesa e senza alcuna interdizione dai pubblici uffici. La procura generale, in secondo grado, aveva chiesto una pena a 2 anni per il presidente neodimissionario.

«Non si faccia nessuna confusione: quanto subisco io personalmente non diventi fango per l'istituzione - scrive Errani in una nota - per questo intendo rassegnare subito le mie dimissioni, e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà lungo tutti questi anni. E la mia piena innocenza anche in questo fatto specifico. Piena innocenza».

«E' un momento di amarezza. Ma per prima cosa non parlo di me - ha commentato ancora Errani nella - parlo della Regione, perché il mio compito è tutelare l'istituzione, il suo onore, la realtà pulita e di esempio a tanti che è questa Emilia Romagna».

«Ho sempre messo l'istituzione davanti ad ogni altra considerazione, a me stesso e non cambio ora», aggiunge Errani dichiarandosi innocente e annunciando «presenterò subito ricorso affinché prevalga questa semplice verità».

«Le mie dimissioni sono dunque puramente un gesto di responsabilità - conclude - a esse unisco il ringraziamento a collaboratori, istituzioni, organi dello Stato, forze sociali ed economiche, perché con tutti c'è stata una collaborazione significativa e costruttiva. A tutti - conclude- ancora razie ed un augurio di buon lavoro».

Una sentenza «sconcertante», che «non sta né in cielo né in terra», ha commentato il legale di Vasco Errani, Alessandro Gamberini.«Verranno lette le motivazioni ed é giusto attenderle per capire come ha ragionato la corte - premette - io rimango del parere che avevo espresso in primo grado, Vasco Errani é innocente in questa vicenda, non c'era niente che provasse alcuna forma di istigazione a fare il falso. Ricorreremo in Cassazione e cercheremo di dimostrare questa innocenza, come era stata dimostrata in primo grado».

Con le dimissioni di Vasco Errani la Regione Emilia-Romagna si avvia verso le elezioni, come prevede l'articolo 126, comma 3, della Costituzione: «Le dimissioni volontarie del presidente della Regionecomportano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio». Le agenzie riferiscono che gli assessori regionali sono corsi subito in viale Aldo Moro per una riunione straordinaria.

«Vasco Errani é una persona perbene e lo dimostrerà. Ha sempre lavorato nell'interesse dell'Emilia Romagna. Spero ritiri le dimissioni», scrive il presidente del Pd, Matteo Orfini, su Facebook.