Aziende e Regioni

ANTEPRIMA Ecco i verbali integrali delle verifiche sulle Regioni in rosso: tante bocciature, poche promozioni

Conti in affanno e didavanzi ancora da coprire. E manovre strutturali ancora incompiute. Sono queste le caratteristiche che appaiono in primo piano dall'analisi dei verbali messi a punto dal Tavolo di monitoraggio per le Regioni in piano di rientro. E per molte di queste è già previsto un supplemento di verifica entro settembre per affinare la documentazione quasi sempre insufficiente presentata alle riunioni che si sono svolte nel mese di luglio

Gli aspetti economici
Per il Piemonte il 2012 si è chiuso con un disavanzo da coprire di 861,615 (anche se per colpa degli anni precendeti) e nel 2013 la previsione è di ulteriori 113 milioni di disavanzo. La copertura da parte della Regione c'è stata e sono stati raggiunti in questo modo circa 2 milioni di avanzo. Alla Calabria per gli anni 2011-2012 mancano ancora all'appello 198,940 milioni e nel 2013 la stima è di 68 milioni di ulteriore deficit. Il Molise perde nel 2012 (e negli anni precedenti) 87,694 milioni e nel 2013 la stima è di altri 18 milioni in meno. In Abruzzo le cose vanno decisamente meglio e la previsione è di 47,209 milioni di avanzo e senza manovre aggiuntive.
Nel Lazio invece non è stato possibile effettuare una valutazione per il 2012 perché i dati trasmessi «risultano carenti dell'istruttoria preliminare da parte della Regione e della struttura commissariale» e per il 2013 il risultato d'esercizio è stimato in netto peggioramento rispetto al preconsuntivo 2012.
Megli di tutti va alla Puglia. E anche se nel 2012 c'è stata una «distrazione di risorse da parte del bilancio regionale, pari a 221,670 milioni di euro» le coperture adottate dal Commissario ad acta da 223,975 milioni, portano a un avanzo di 6,119 milioni. La Regione inoltre non ha chiesto di proseguire il piano di rientro e il Tavolo di monitoraggio ha dichiarato che «non risulta più sussistente il presupposto per l'incremento automatico delle aliquote nella misura massima».

Sono questi, in sintesi, i risultati economici valutati al Tavolo di monitoraggio per una serie di Regioni in piano di rientro, di cui il ministero della Salute sta via via pubblicando le sintesi sul proprio sito.
Il Sole-24 Ore Sanità è in grado di anticipare in esclusiva i verbali integrali finora disponibili di Piemonte, Calabria, Molise, Lazio, Abruzzo e Puglia.

Gli adempimenti strutturali
Per il Piemonte il Tavolo di monitoraggio rileva incoerenze nella determinazione dei posti letto, ritardi nell'attivazione dei trasporti «secondari urgenti» che fanno capo al 118, la necessità di prevedere una revisione complessiva delle norme regionali per l'accreditamento e quella di bloccare del tutto i livelli aggiuntivi di assistenza perché violano «il principio di contenimento della spesa pubblica sanitaria quale principio di coordinamento della finanza pubblica».

Per la Calabria le osservazioni sono le stesse del Piemonte, ma la situazione è più grave secondo il Tavolo di monitoraggio che «in considerazione delle numerose criticità inerenti gli atti regionali e le leggi in contrasto con il Piano di rientro e con i poteri commissariali» chiede al Commissario «di attivare la procedura per la loro rimozione» e segnalano che «l'approvazione continua da parte del Consiglio regionale di provvedimenti in contrasto con il Piano di rientro e con i poteri commissariali» indica «criticità nell'esercizio delle funzioni ordinarie proprie degli organi regionali». In Calabria poi c'è un «gravissimo ritardo» per gli interventi legati all'erogazione dei Lea e ancora una volta il Tavolo «invita il Commissario ad attuare tempestivamente ogni utile azione necessaria per garantire l'erogazione dei Lea in maniera uniforme sul territorio regionale».

Per il Molise , oltre alle "lunghissime" osservazioni sulle questioni economiche, il Tavolo giudica «poco chiari i meccanismi di attribuzione dei posti letto alle strutture pubbliche a ancor più a quelle private inficiata da inadeguata metodologia di determinazione del fabbisogno» E poi ancora che non sia «appropriato, in quanto a rischio di inutile duplicazione di costi, l'utilizzo dei propri sistemi informativi per l'assistenza specialistica ambulatoriale e per il monitoraggio delle prestazioni di assistenza farmaceutica e non quanto già reso disponibile con Tessera Sanitaria». E visto che per la richiesta di deroga al blocco del turn-over, la struttura Commissariale non ha ancora provveduto a inoltrare la documentazione richiesta, «è nuovamente operativo il blocco totale fino al 31 dicembre 2015 in conseguenza del mancato raggiungimento dell'equilibrio 2012». In sintesi, bocciatura completa del Programma operativo 2013-2015 «non idoneo a recuperare la situazione fortemente compromessa della Regione a 7 anni dalla stipula del Piano di rientro». Per questo il Tavolo raccomanda «fortemente la gestione commissariale a porre in essere, nel minor tempo possibile, tutte le azioni di risanamento che, ad oggi, avrebbero già dovuto essere approntate».

Dal punto di vista economico va meglio in Abruzzo , unica Regione che presenta un avanzo senza la necessità di manovre. Ma il Tavolo sottolinea che «la Regione non ha presentato il Programma operativo 2013-2015, richiesto sia nella riunione del 13 novembre 2012, che nella riunione dell'8 aprile 2013» e che invece «tale Programma operativo rappresenta l'imprescindibile cornice di contesto del Ssr». I nodi strutturali ancora da chiarire riguardano la rete laboratoristica pubblica ancora da completare; la rete di emergenza-urgenza su cui sono stati chiesti chiarimenti circa la convenzione con l'Emilia-Romagna, sulla Centrale unica, sui collegamenti funzionali tra le varie strutture per garantire la continuità assistenziale con particolare riguardo alle reti tempo-dipendenti. Poi le cure primarie, per le quali servono aggiornamenti sui piani attuativi aziendali e sul livello di implementazione dei nuovi livelli organizzativi; la ricognizione numerica delle strutture semplici e complesse di ciascuna azienda coerentemente agli standard definiti dal Comitato Lea; il ritardo della Regione nella conclusione delle procedure di accreditamento.

Per il Lazio «Tavolo e Comitato non possono che sottolineare i gravi ritardi con cui la Regione sta ottemperando a quanto previsto dal Dlgs 118/2011 (omogenizzazione dei bilanci) nonché il ritardo con cui ha provveduto all'invio del modello di stato patrimoniale 2012». In generale il Tavolo rileva «che il governo del Piano di rientro evidenzia un grave ritardo che si sta ripercuotendo sugli equilibri programmati effettivamente perseguibili sui quali la struttura commissariale nella sua interezza è chiamata ad intervenire con urgenza». E al di là delle singole critiche sui vari aspetti della gestione, il Tavolo sottolinea «la non correttezza della struttura commissariale che ha adottato, peraltro con riserva, un documento che richiedeva aggiornamenti già segnalati dai ministeri affiancanti». Documento trasmesso «così com'era in occasione della trasmissione di marzo 2013, senza neanche essere aggiornato con quanto nel frattempo modificato dalla regione stessa (per esempio la soppressione di Asp). Tale comportamento è indicativo di una non corretta gestione dei rapporti con i ministeri affiancanti e con i Tavoli di verifica che si trovano di fronte, di nuovo, un documento le cui criticità erano state già segnalate».

Per la Puglia infine - di cui il ministero della Salute non ha ancora fornito la sintesi - il Tavolo ha chiesto una nuova bozza di Programma operativo 2013-2015 entro il 10 settembre e chiarimenti sulla riorganizzazione della rete ospedaliera per gli erogatori privati. Poi alcuni "aggiustamenti" come l'introduzione per la rete territoriale all'interno del Po 2013-2015 di una sintetica descrizione dello stato attuale della rete dei servizi distrettuali. Per l'emergenza su cui il giudizio è positivo il Tavolo chiede che la Regione acceleri per la sua attuazione di quanto previsto e per gli accordi con gli erogatori privati la documentazione inviata non basta e resta in attesa di integrazioni. Chiarimenti richiesti anche sui beni e servizi e si richiedono maggior documentazione per la verifica degli adempimenti 2011 (e anche 2012).

Ecco di seguito la sintesi dei tavoli elaborata dalla Salute

Piemonte
Gli Organismi di monitoraggio hanno chiesto alla Regione Piemonte di trasmettere una nuova bozza del Programma operativo 2013-2015 che recepisca quanto indicato dai ministeri affiancanti.
In merito all'erogazione dei Lea la maggior parte degli indicatori di assistenza ospedaliera, comprese le misure di appropriatezza ed efficienza, presenta valori compresi all'interno degli intervalli di riferimento. La dotazione totale di posti letto risulta sostanzialmente immutata, a partire dal 2009, e – al 1 gennaio 2013 - è di 4,2 posti letto per 1.000 abitanti residenti, di cui 3,14 per acuti e 1,05 per la post-acuzie; valori superiori a quelli di riferimento nazionali (3,7 p.l. per 1.000 ab.; 3,0 p.l. per 1.000 ab. per acuti e 0,7 p.l. per 1.000 ab per post acuzie).
La degenza media pre-operatoria presenta un livello positivo con un valore di 1,26 a fronte di un valore nazionale di riferimento pari a 1,85.
Per quanto riguarda l'erogazione di assistenza territoriale la quota di anziani assistiti a domicilio è inferiore all'atteso, a fronte però di una dotazione di posti letto presso strutture residenziali per pazienti anziani molto elevata (24,3 p.l per 1.000 ab. anziani vs 10 p.l per 1.000 ab. anziani).
A livelli minimi si attesta il valore della prevenzione con particolare riferimento alla quota di screening oncologici.
In riferimento all'erogazione dei livelli aggiuntivi rispetto ai Lea non è possibile per la Regione utilizzare risorse aggiuntive da bilancio regionale per l'erogazione di prestazioni non ricomprese nei Lea.
In relazione al previsto superamento delle Federazioni sovrazonali da attuarsi per via legislativa, l'operatività della nuova organizzazione si dovrà avviare dal 1 gennaio 2014 prevedendo, nell'ultima parte del 2013, la gestione del percorso transitorio volto al passaggio di competenze tra le predette Federazioni sovrazonali e le aziende sanitarie che dovranno prendersi in carico le relative attività.
Per l'accreditamento si ribadisce la necessità di prevedere una revisione complessiva delle norme regionali che contenga l'adeguamento alle disposizioni del Dlgs 502/92. Si resta infine in attesa del completamento del processo di accreditamento istituzionale definitivo per tutte le diverse tipologie assistenziali.
Si è in attesa di un report sullo stato dell'arte della disattivazione dei laboratori di emodinamica.
Relativamente alla rete di emergenza rilevano ancora ritardo nell'attivazione dei trasporti secondari urgenti in capo al 118.
Relativamente alla rete ospedaliera si rilevano incoerenze, in termini di posti letto, tra la D.D. 523/2013 e la D.G.R. n°6-5519/2013. Inoltre per quanto riguarda le Unità Operative si rilevano alcuni scostamenti rispetto alla programmazione regionale in merito ai quali si chiede di conoscere le cause che li hanno determinati.
Per quanto riguarda i rapporti con gli erogatori privati si ribadisce la necessità di dare attuazione alle previsioni del DL95/2012e si resta in attesa di ricevere un report sullo stato dell'arte della sottoscrizione degli accordi e dei contratti per tutte le tipologie assistenziali.
Si ritiene valido per l'intero anno 2013 il provvedimento regionale adottato in materia di determinazione delle tariffe.
La gestione per l'anno 2012 a consuntivo presenta un disavanzo di 108,615 mln di euro e, dopo il conferimento delle coperture, un avanzo di 21,385 mln di euro. In ragione del disavanzo emerso in relazione ai crediti ridotti e non re-impegnati nel bilancio regionale per 883 mln di euro, la Regione presenta un disavanzo da coprire di 861,615 mln di euro. A seguito delle ulteriori coperture rinvenienti dal decreto commissariale n°48/2013 per complessivi 864,046 mln di euro, il risultato di gestione dopo le coperture è in avanzo di 2,431 mln di euro. Pertanto avendo adottato entro i termini misure idonee e sufficienti a garantire l'equilibrio di bilancio per l'anno 2012, non risulta più sussistente il presupposto per l'incremento automatico delle aliquote nella misura massima secondo quanto disposto dall'art. 1, comma 174, della legge 311/2004.
Per il 2013 si profila un disavanzo non coperto di 113 mln di euro scontando la copertura Lea di 50 mln di euro così come presente nel Programma Operativo.

Calabria
Gli Organismi di monitoraggio, fatte presenti criticità e mancanze, restano in attesa di una nuova bozza del Programma operativo per il triennio 2013-2015. In merito al gravissimo ritardo riguardo gli interventi connessi all'erogazione delle prestazioni comprese nei Lea, anche per evitare che si creino i presupposti di cui all'art. 2, comma 84, della legge 191/2009, invitano il Commissario ad attuare tempestivamente ogni utile azione necessaria per garantire l'erogazione dei LEA in maniera uniforme sul territorio regionale.
In merito all'erogazione dei Lea si rileva un decremento dell'ospedalizzazione totale a partire dal 2009, il cui tasso si colloca al 2012 lievemente al di sopra del valore di riferimento nazionale (162,6 per 1.000 abitanti vs 160 per 1.000 abitanti). Si osserva altresì una consistente riduzione dei ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza se erogati in modalità ordinaria. Il valore della degenza media pre-operatoria, indicatore di efficienza nella gestione del percorso preoperatorio e di efficace pianificazione dell'utilizzo delle sale operatorie e dei servizi di supporto all'attività chirurgica, pur mostrando un decremento nel tempo si mantiene ancora, nel 2012, al di sopra del valore medio nazionale (2.08 vs 1.85). La dotazione di posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie risulta pari a circa 0,4 posti letto per 1.000 abitati residenti al 1 gennaio 2013 a fronte di un valore medio nazionale di riferimento di 0,7 p.l. per 1.000 abitanti. Nell'erogazione di assistenza territoriale dagli ultimi dati disponibili si evidenzia una quota di anziani assistiti a domicilio inferiore all'atteso e una dotazione insufficiente di posti letto presso RSA per anziani, seppure entrambi gli indicatori mostrino dal 2009 un lieve incremento. Il numero di posti letto presso strutture residenziali destinate all'assistenza psichiatrica o presso strutture tipo hospice risulta ancora insufficiente. A valori non accettabili rispetto a quelli medi di riferimento, si ascrive il settore della prevenzione con particolare riferimento agli screening oncologici effettuati in programmi organizzati.
L'aggiornamento delle Linee guida per gli atti aziendali risponde parzialmente ai rilievi espressi dai ministeri con i rispettivi pareri.
In merito alle reti assistenziali restano in attesa del richiesto atto complessivo di programmazione, anche in virtù del grave ritardo con cui la struttura commissariale sta operando in relazione alla riorganizzazione della rete territoriale e laboratoristica.
Rispetto alla tematica dell'emergenza urgenza ribadiscono la necessità di portare a compimento con la massima tempestività l'attuazione della riorganizzazione della rete.
Relativamente all'atto di intesa tra la Fondazione Campanella e Aou Mater Domini permangono diverse criticità: requisiti per l'accreditamento della Fondazione, posti letto di cardiochirurgia dell'Ao di Reggio Calabria, finanziamento delle strutture, gestione dei servizi comuni, modifica statuto della Fondazione, personale. Inoltre si ribadisce l'esigenza di ricevere gli atti che definiscono l'assetto giuridico della Fondazione stessa.
In materia di personale, in relazione al disavanzo sanitario non coperto relativo agli anni 2012 e precedenti opera, ai sensi dell'art. 1, comma 174 della legge 311/2004, il blocco automatico del turn over del personale del Ssr fino al 31/12/2015. La norma relativa alla stabilizzazione inoltre risulta in contrasto con il Piano di Rientro.
A consuntivo 2012 la Regione Calabria presenta un disavanzo di 70,722 mln di euro. Dopo il conferimento delle coperture derivanti dal gettito delle aliquote fiscali massimizzate relative all'anno di imposta 2013, che copre il 2012, il risultato di gestione evidenzia un avanzo di 43,498 mln di euro.
Inoltre sulla base delle analisi condotte in relazione al debito 2007 non coperto, al disavanzo 2008 e 2009, al risultato di gestione 2011 e 2012, si stima il permanere di un debito non coperto di 198,940 mln di euro, scontando le risorse Fas per 578 mln di euro che al momento attuale non sono disponibili e sono vincolate alla riprogrammazione del "Piano Sud".
In ordine all'andamento dei conti del I trimestre 2013 l'advisor stima il profilarsi di un disavanzo prima delle coperture di 68 mln di euro.

Molise
Gli Organismi di monitoraggio hanno evidenziato il persistere di numerose criticità peraltro già emerse nelle precedenti riunioni di verifica. Alla luce di questo hanno concluso chiedendo alla Gestione commissariale della Regione Molise di porre in essere, nel minor tempo possibile, tutte le azioni di risanamento che ad oggi avrebbero già dovuto essere approntate. Rimangono in attesa di una nuova bozza di Piano Operativo 2013-2015 che tenga conto delle indicazioni ministeriali e ne sottolineano l'urgenza vista che risulta oramai trascorsa la prima parte dell'anno 2013.
In merito alla riorganizzazione delle reti assistenziali, l'ospedalizzazione totale per il 2012 presenta un consistente decremento mantenendo però ancora un livello superiore a quello di riferimento nazionale. Analogo andamento negativo è rilevabile nel valore della degenza media pre-operatoria che si mantiene, nel 2012, al di sopra del valore medio nazionale (2,42 vs 1,85). La dotazione totale di posti letto, in diminuzione dal 2009 e pari a 4,54 posti letto per 1.000 abitanti residenti al 1 gennaio 2013, risulta superiore al valore di riferimento nazionale (3,7 p.l. per 1.000 ab). Tale eccesso riguarda sia il numero di posti letto per acuti che quello destinato all'assistenza post-acuzie, entrambi superiori ai valori previsti. L'erogazione di assistenza territoriale evidenzia valori positivi in linea con quelli attesi come valori adeguati e in costante aumento dal 2009. Apprezzabili risultano anche le attività dedicate alla prevenzione con particolare riferimento agli screening oncologici. In ultimo ancora inadeguata si presenta la dotazione di posti letto presso strutture residenziali e semi-residenziali destinate alla popolazione anziana non autosufficiente.
Ancora incompleta risulta la riorganizzazione della rete dell'emergenza-urgenza e di quella laboratoristica. Per la rete territoriale è prioritario che la Regione indichi l'attuale offerta assistenziale per pazienti non autosufficienti, anche anziani, distinta per regime residenziale e semiresidenziale oltre che per intensità assistenziale, e quali azioni intenda avviare per monitorare l'andamento della riorganizzazione nell'area della non autosufficienza.
In relazione al Piano Sanitario Regionale 2013-2015 risultano ancora poco chiari i meccanismi di attribuzione dei posti letto alle strutture pubbliche e private a causa di una inadeguata metodologia di determinazione del fabbisogno. Inoltre occorre procedere tempestivamente a regolamentare il fenomeno della mobilità sanitaria soprattutto per quanto attiene la Fondazione Giovanni Paolo II e la struttura Neuromed per la quale è ancora da completarsi la procedura di riconoscimento del carattere scientifico.
Ancora carenti nell'istruttoria risultano i provvedimenti di accreditamento delle strutture socio-sanitarie.
Elevato permane il livello di contezioso espresso in particolare dalle principali strutture private accreditate a diretta gestione regionale.
Si è ancora in attesa dell'atto Aziendale dell'ASrem.
A consuntivo 2012 la Regione Molise presenta un disavanzo, prima delle coperture, di 54,764 mln di euro e, dopo le coperture, residua un disavanzo non coperto di 32,951 mln di euro. Considerando la perdita del 2011 e precedenti non coperta, residua una perdita non coperta per il 2012 e precedenti di 87,694 mln di euro. La percentuale di disavanzo si convalida pari all'8,9% ben al di sopra della soglia del 5% considerata di riferimento per l'obbligatorietà della sottoscrizione di un piano di rientro. Considerando anche i disavanzi pregressi, la percentuale di disavanzo risulta pari al 17,9%.
Per il 2013 si prefigura il manifestarsi di un disavanzo non coperto di 18 mln di euro a cui deve aggiungersi tutta la situazione di disavanzo pregresso non coperto.
I pagamenti dei fornitori sono superiori agli 800/1000 giorni.
In merito alla richiesta di deroga al blocco del turn-over ai sensi dell'art. 4 bis del DL 158/2012, la struttura commissariale non ha provveduto ad inoltrare la documentazione richiesta e si è evidenziato che è nuovamente operativo il blocco totale fino al 31/12/2015 in conseguenza del mancato raggiungimento dell'equilibrio sull'anno 2012.

Abruzzo
Criticità primaria il mancato invio - da parte della struttura commissariale della Regione Abruzzo - del Programma operativo 2013-2015. Nonostante i ripetuti solleciti da parte degli Organismi di monitoraggio, allo stato attuale la Regione Abruzzo si presenta senza una cornice di contesto del Ssr per gli anni 2013-2015.
In merito all'erogazione dei Lea si evidenzia un decremento dell'ospedalizzazione totale dal 2009, il cui tasso si colloca - nel 2012 - lievemente al di sopra del valore di riferimento nazionale (165 vs 160). Si osserva inoltre una consistente riduzione del ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza, se erogati in modalità ordinaria (con un valore – per l'anno 2012 – pari a 21,05 a fronte del valore nazionale di riferimento pari a 23) e dell'ospedalizzazione della popolazione ultrasettantacinquenne. Il valore della degenza media pre-operatoria, indicatore di efficienza nella gestione del percorso preoperatorio e di efficace pianificazione dell'utilizzo delle sale operatorie e dei servizi di supporto all'attività chirurgica, si mantiene per il 2012 lievemente al di sopra del valore medio nazionale (1,96 vs 1,85).
La dotazione di posti letto è nel complesso in linea con il valore medio nazionale.
Per quanto riguarda l'erogazione di assistenza territoriale, gli indicatori evidenziano una dotazione di posti letto inferiore ai parametri di adeguatezza individuati dal comitato LEA sia presso strutture residenziali per anziani che presso strutture tipo hospice.
Importanti e gravi criticità si rilevano nell'erogazione di servizi per la prevenzione con particolare riferimento agli screening oncologici.
In relazione allo stato di attuazione del Piano di Rientro e specificatamente per quanto inerente la rete ospedaliera è da completarsi il piano delle riconversioni previste con l'attribuzione delle relative funzioni assistenziali e la riorganizzazione dei punti nascita. È necessaria la completa attivazione delle strutture dedicate ai malati terminali (hospice) e dovranno essere intraprese iniziative per implementare l'assistenza residenziale agli anziani.
Anche in merito alla rete laboratoristica si attende il completamento del percorso intrapreso in particolare nella definizione delle modalità di determinazione del fabbisogno di prestazioni specialistiche ambulatoriali tenendo conto dei criteri di appropriatezza ed efficienza. Si resta in attesa inoltre di una relazione di aggiornamento sullo stato della riconversione dei laboratori dei PTA di Gissi, Casoli e Guardiagrele in Punti Prelievo e del completamento delle attività previste nelle ASL di Pescara e Lanciano-Chieti.
Sulla rete di emergenza-urgenza si permane in attesa di chiarimenti sulla convenzione con la Regione Emilia Romagna, sulla Centrale Unica, sui collegamenti funzionali tra le varie strutture per garantire la continuità assistenziale con particolare riguardo alle reti tempo-dipendenti.
In materia di cure primarie si è in attesa di aggiornamenti sui Piani Attuativi Aziendali e sul livello di implementazione dei nuovi livelli organizzativi.
Per quanto riguarda il numero di strutture semplici e complesse di ciascuna azienda si è in attesa del già richiesto atto che le attribuisce numericamente coerentemente agli standard definiti dal Comitato Lea.
In relazione all'accreditamento si registra un ritardo nelle procedure e si sollecita pertanto la Regione a procedere con maggiore rapidità.
In materia di applicazione del tariffario nazionale di cui al DM 18/10/2012 si segnala il persistere nei provvedimenti adottati delle stesse criticità già osservate in precedenza.
A consuntivo 2012 la Regione Abruzzo presenta un avanzo, prima delle coperture, di 9,160 mln di euro. Dopo il conferimento del differenziale sul debito al 31/12/2005, pari a 3,991 mln di euro, presenta un avanzo di 5,169 mln di euro. Considerando le risorse preordinate a valere sulla massimizzazione delle aliquote fiscali, pari a 42,040 mln di euro, di rileva un avanzo di 47,209 mln di euro.
Con riferimento allo stato patrimoniale si evidenzia la fragilità delle informazioni contabili che la Regione ha inviato e pertanto si ribadisce la necessità di ricevere bilanci consolidati definitivi e regolarmente approvati dalla Giunta Regionale entro i termini di legge. A seguito di ciò ci si riserva di condurre l'istruttoria sullo stato patrimoniale 2012 in occasione della prossima riunione di verifica.
I tempi medi di pagamento sono tutt'ora superiori ai sei mesi.

Lazio
Gli Organismi di monitoraggio, in relazione alla proposta di Programma operativo 2013-2015, redatta in coerenza, a grandi linee con gli indirizzi forniti dai ministeri affiancanti ed inviata senza tutti gli allegati richiesti nella riunione dello scorso 17 aprile 2013, avevano evidenziato la necessità di integrare il documento anche con il riferimento alle aree di erogazione dei Lea nelle quali sono presenti criticità e avevano richiesto l'invio di una versione definitiva. Gli Organismi, nel corse della riunione, in merito alla nuova versione del P.O. inviata dalla struttura commissariale è stato rilevato che quest'ultimo non è stato aggiornato così come richiesto e presenta ancora diverse criticità. Ciò è indicativo di una non corretta gestione dei rapporti con i Ministeri affiancanti e con i Tavoli di verifica che ricevono un documento che presenta tutt'ora criticità già segnalate. Gli Organismi di Monitoraggio invitano la struttura commissariale a prendere i provvedimenti necessari al fine di evitare la compromissione dei risultati attesi per gli anni 2013 e seguenti.
In merito all'erogazione dei Lea si evince un decremento dell'ospedalizzazione totale a partire dal 2009 che, pur mostrando margini di riduzione ed un lieve incremento nell'ultimo biennio, è ancora al di sopra del valore medio nazionale di riferimento (178,9 vs 160) e si accompagna ad un decremento del tasso di dimissione della popolazione anziana e del ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza, se erogati in modalità ordinaria.
Il valore delle degenza media pre-operatoria, indicatore di efficienza nella gestione del percorso preoperatorio e di efficace pianificazione dell'utilizzo delle sale operatorie e dei servizi di supporto all'attività chirurgica, pur mostrando segnali di decremento nel tempo si mantiene, nel 2012, al di sopra del valore medio nazionale (2,25 vs 1,85).
La dotazione totale di posti letto, in diminuzione dal 2009, risulta comunque ancora superiore al valore di riferimento, per effetto soprattutto di un eccesso di posti letto per le acuzie rispetto al parametro di riferimento (3,18 posti letto per 1.000 abitanti vs 3,0 p.l. per 1.000 ab.).
Per quanto riguarda l'erogazione di assistenza territoriale, si evidenzia una dotazione ancora inadeguata di posti letto presso strutture residenziali per anziani non autosufficienti e di posti letto per l'assistenza residenziale psichiatrica, valori che ad oggi non mostrano segnali di incremento.
In riferimento all'erogazione di servizi afferenti all'area della prevenzione, si evidenziano criticità soprattutto nel settore degli screening oncologici, come peraltro si evince dalla bassa quota di popolazione residente che ha effettuato test in programmi organizzati.
Nella valutazione dell'erogazione dei Lea si è evidenziato un notevole miglioramento soprattutto relativamente agli indicatori sul tasso di ospedalizzazione e sul costo percentuale dell'assistenza farmaceutica tale da portare il punteggio della cosiddetta Griglia Lea da 132 nel 2010 a 152 nel 2011. E' da considerarsi dunque superata l'inadempienza per il 2010 mentre per l'anno 2011 si attende il concretizzarsi di azioni volte a superare le criticità per quanto concerne gli indicatori delle coperture vaccinali e gli screening.
Con riferimento agli adempimenti permangono, per l'anno 2010, inadempienze relative a: posti letto, accreditamento, certificazione in merito al blocco automatico del turn over e del divieto di effettuare spese non obbligatorie. Per quanto riguarda il 2011 permangono inadempienze con rinvio al piano di rientro per: acquisto di beni e servizi, mantenimento erogazione dei Lea, posti letto, contabilità analitica, accreditamento, riorganizzazione rete laboratoristica; e inadempienze relative a : obblighi informativi, implementazione percorsi diagnostico-terapeutici, Lea aggiuntivi,, certificazione in merito al blocco automatico del turn over e del divieto di effettuare spese non obbligatorie, sistema Fse, attività trasfusionale. Per l'anno 2012 l'istruttoria è ancora in corso.
Si registra la soppressione, con legge regionale 4/2013, dell'ASP e il trasferimento delle sue competenze alla Giunta Regionale e all'azienda RME con riferimento alle analisi epidemiologiche.
Si ritiene non più procrastinabile stabilire il fabbisogno effettivo sulla base del quale procedere alla rimodulazione dell'offerta assistenziale.
In merito alla rete dell'emergenza, anche in relazione alle criticità legate alla gestione del 118, si chiede un aggiornamento sulla riorganizzazione complessiva del servizio con obiettivi e tempistiche definite.
Per quanto concerne l'accreditamento si resta in attesa del completamento delle procedure e si ribadisce la necessità che tutte le strutture che erogano prestazioni a carico del SSR siano accreditate.
In merito alla rete laboratoristica si registrano ritardi nell'attuazione del percorso di riorganizzazione.
In relazione al settore del contenzioso si chiede di conoscere quali tempestive iniziative la struttura commissariale voglia intraprendere per governarlo in maniera adeguata.
Si richiama l'urgenza di procedere al rinnovo del protocolli d'intesa con tutte le università statali e non statali.
In riferimento al Programma Tessera Sanitaria si rileva il superamento delle criticità.
Non è stato possibile effettuare una valutazione del consuntivo 2012 in quanto i dati trasmessi risultano carenti dell'istruttoria preliminare da parte della Regione e della struttura commissariale nella sua interezza e presentano iscrizioni passibili di modifiche e necessitano di approfondimento in merito a possibili errori di contabilizzazione. Si registra il ritardo con cui è stato trasmesso lo stato patrimoniale consuntivo 2012 che sarà quindi esaminato nella prossima riunione di verifica.
Si registra una inversione di tendenza con riferimento alla stima del risultato d'esercizio 2013 che appare peggiore
del preconsuntivo 2012.