Medicina e ricerca

I pediatri Acp: «Il nesso vaccino-autismo non è dimostrato, serve nuova politica vaccinale»

"Il nesso vaccinazione trivalente Mpr e autismo non è dimostrato, la Procura di Trani si affidi a una commissione scientifica indipendente. Il vaccino MPR salva la vita di milioni di bambini, è necessaria una nuova politica vaccinale per assicurare la piena copertura in tutte le aree del Paese, ferma al 90%". Lo sostiene in una nota l'Associazione culturale pediatri (Acp).

E l'Acp condivide gli inviti della ministra Lorenzin a non creare allarmismi non sostenuti da evidenze scientifiche. «Le campagne antivaccinali - sostengoni i pediatri - sono irresponsabili perché confondono i genitori e rischiano di far diminuire l'adesione dell'opinione pubblica anche su vaccini sicuri e provati da decenni come l'antipolio, che ha contribuito a migliorare la salute pubblica in tutto il mondo».

I nodi da sciogliere. Per l'Acp, le politiche vaccinali sono tra le priorità per la salute pubblica ma si può ancora migliorare su alcuni punti:

•Manca una cabina di regia sulle politiche vaccinali di cui è prova la frammentazione del calendario vaccinale nelle diverse realtà regionali.
•Il sistema di sorveglianza epidemiologica è carente sul capitolo vaccinazioni, sia sugli obiettivi vaccinali raggiunti sia sugli effetti collaterali.
•Scarsa attenzione ai conflitti di interesse nei confronti delle aziende farmaceutiche.

L'importanza dell'indipendenza rispetto all'industria. «L'Acp ha da sempre sostenuto - si legge nella nota dell'Associazione - l'importanza dell'indipendenza del mondo scientifico-sanitario rispetto agli interessi dell'industria e per questo si è data fin dal 1999 un Codice di autoregolamentazione, recentemente aggiornato per ribadire la necessità di salvaguardare la professione medica dalle ingerenze dei produttori di farmaci, baby food, dispositivi medici e qualsiasi altro ambito che possa condizionare il lavoro e l'autonomia del medico e di ogni operatore sanitario».

Le argomentazioni pro-vaccino dell'Acp
•La "Sindrome autistica postvaccinale" non esiste: si tratta di una diagnosi formulata in modo subdolo e scorretto, e auspichiamo che la Procura di Trani per le indagini sul caso del presunto nesso, mai provato, tra vaccino trivalente e autismo, si affidi a periti competenti che conoscano e sappiano interpretare la letteratura scientifica sull'argomento e che siano privi di pregiudizi e interessi di vario genere.
•L'OMS e la letteratura scientifica come il BMJ (British Medical Journal) smentiscono categoricamente ogni genere di connessione tra autismo e vaccino MPR, ma c'è un dato che più di tutti lo smentisce: l'evidenza dei dati epidemiologici mondiali che a fronte delle molte centinaia di milioni di dosi di vaccino somministrate non trova alcuna correlazione con una contemporanea diffusione dell'autismo, la cui diagnosi negli ultimi anni è sicuramente aumentata, ma solo perché oggi giungono a diagnosi non solo i casi eclatanti del passato, ma anche i tanti casi più sfumati del cosiddetto spettro autistico una volta non individuati.
•La copertura attuale di vaccinazione MPR è ferma in Italia a circa il 90% dei bambini di due anni di età, un dato assolutamente troppo basso per scongiurare il rischio di nuove epidemie. Solo il vaccino può evitare le complicanze del morbillo, che sono per la gran parte curabili, ma che possono avere anche esiti mortali o invalidanti. Si tratta di una patologia in grande aumento e che continua a fare vittime nei paesi dove la copertura vaccinale non è garantita. Senza dimenticare, infine, che la rosolia resta tra le principali cause di gravi malformazioni fetali e di aborti, quando le madri non sono state vaccinate e non hanno contratto la malattia da bambine.
•Infine, una nota sulle campagne di "informazione" contro specifici vaccini, che di fatto portano a una diffidenza generalizzata anche verso vaccinazioni di provata efficacia e sicurezza come l'antipolio, con inevitabili danni per la salute pubblica e in particolare di quella dei bambini.