Medicina e Ricerca

Progetto Gard: curare il respiro. A partire dalle scuole

La migliore gestione della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) può essere raggiunta con l'integrazione fra lo specialista pneumologo, il Mmg e gli altri specialisti, di volta in volta competenti. Per ciascuna figura devono essere ben definiti i compiti da svolgere, nell'ambito di un percorso diagnostico e terapeutico condiviso ed appropriato per i diversi livelli di gravità della condizione patologica.

Ogni giorno centinaia di milioni di persone soffrono per malattie respiratorie croniche:

• circa 235 milioni di persone nel mondo soffrono di asma; l'asma rappresenta la malattia cronica più frequente nell'infanzia;

• nel 2004 circa 64 milioni di persone nel mondo soffrivano di broncopneumopatia cronica ostruttiva; nel 2005 più di 3 milioni di persone sono morte a causa di questa patologia (il 5% delle morti totali);

• altri milioni di persone soffrono le conseguenze di forme lievi di BPCO, riniti allergiche e altre patologie respiratorie croniche, spesso sotto diagnosticate.

Nei Paesi Europei i bambini trascorrono in classe circa un terzo della loro giornata. Le scuole primarie e secondarie nella Ue annoverano circa 71 milioni di studenti e quasi 4,5 milioni di insegnanti, che rappresentano circa il 20% della popolazione totale13. La scadente qualità dell'aria nelle scuole può determinare seri problemi sanitari tra i bambini che, come è noto, sono più sensibili degli adulti alle conseguenze dell'inquinamento. Alcuni studi condotti in Nord-Europa hanno dimostrato come l'asma corrente in bambini e adolescenti sia risultata positivamente associata a numerosi fattori presenti nell'ambiente scolastico, fra cui l'umidità, le muffe, i composti organici volatili (COV), la formaldeide, gli allergeni (inclusi i derivati epidermici animali) ed i batteri. Gli studi hanno evidenziato anche che una cattiva qualità dell'aria e condizioni microclimatiche non ottimali possono influenzare negativamente la performance del lavoro scolastico degli studenti.

Partendo da questi presupposti il gruppo di lavoro denominato «Progetto
n.1 Programma di prevenzione per le scuole dei rischi indoor per malattie respiratorie e allergiche» (GARD-I n°)1, istituito nell'ambito della GARD Italia (GARD-I), nata in seguito all'adesione del ministero della Salute alla GARD internazionale. ha messo a punto due documenti - uno sulla Bpco e uno sulle allergie repsiratorie infantili - appena pubblicati sul sito del ministero della Salute.

La proposta del Gruppo di lavoro è l'attivazione di un tavolo inter-istituzionale permanente presieduto dai ministeri della Salute e dell'Istruzione sul tema della tutela della salute dello studente dell'ambiente scolastico, con lo scopo di implementare l'uso di linee guida basate sull'evidenza scientifica (evidence based prevention), integrando, ove fattibile, la prevenzione ambientale con una gestione efficace delle situazioni sanitarie di rischio che possono verificarsi in ambiente scolastico.
Obiettivo è anche superare, dove possibile, gli ostacoli che impediscono l'applicazione dell'Accordo Stato Regioni del 2010, anche tenendo conto delle indicazioni operative formulate nel presente documento della Gard-I e, come primo passo, promuovere l'elaborazione di un'indagine sul patrimonio edilizio scolastico nazionale relativamente al numero e tipo di edifici esistenti ed al loro "stato di salute" per quanto riguarda le fonti di inquinamento presenti. Questo potrà consentire di effettuare una valutazione sanitaria e socio-economica dell'impatto delle strategie proposte.

Vanno definite inoltre linee guida per la IAQ delle scuole, che dovranno rappresentare uno standard di riferimento per progettisti, costruttori e gestori degli edifici scolastici. In prima istanza, si può far riferimento ai dati disponibili a livello internazionale, in particolare alle citate Linee Guida per la qualità dell'aria dell'OMS e della Commissione Europea e linee guida che forniscano un approccio metodologico per sviluppare un'idonea strategia di campionamento (biologico e chimico), finalizzata al monitoraggio dell'aria all'interno delle strutture scolastiche e che definiscano con chiarezza anche ruoli e responsabilità.

Gard propone anche di contribuire a sensibilizzare e formare sulle problematiche correlate alla IAQ i tecnici del Ssn, delle Agenzie Regionali per l'Ambiente (ARPA), i medici e gli altri professionisti coinvolti in tale materia (architetti, ingegneri, costruttori ecc.) e di contribuire a sensibilizzare e formare sulle problematiche correlate all'IAQ i dirigenti scolastici, il personale docente e non docente, gli operatori della scuola, i funzionari e gli amministratori pubblici.