Lavoro e professione

Alle Ipab 30 giorni per adeguarsi alle regole anticorruzione. Le istruzioni Anac

di Alberto Barbiero (dal quotidiano de Il Sole24 Ore Entilocali&Pa)

Le Ipab e le aziende pubbliche di servizi alla persona devono attuare la normativa le norme sulla trasparenza, essendo soggetti pubblici rientranti nell'ambito soggettivo di applicazione del Dlgs 33/2013.

Le istruzioni
Il comunicato del presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione del 10 aprile chiarisce che le istituzioni di assistenza e di beneficenza non trasformate in base al Dlgs 207/2001 rientrano nella categoria degli enti pubblici non economici di livello regionale ai fini dell'applicazione della legge 190/2012 e dei decreti attuativi, in quanto hanno personalità giuridica di diritto pubblico, svolgono funzioni amministrative e sono riconosciuti ad amministrazioni pubbliche poteri di nomina dei componenti degli organi di cui sono composte.

L'indagine
L'Anac ha prodotto il comunicato a seguito di un'indagine che ha fatto rilevare una generalizzata disapplicazione degli obblighi del Dlgs 33/2013 da parte di questi organismi e da parte dei soggetti costituiti in base alla trasformazione, ossia aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp), i quali restano comunque inclusi nel novero delle «aziende ed amministrazioni» di Regioni, Province e Comuni, che l'articolo 11 del decreto trasparenza include nell'ambito soggettivo di applicazione del decreto stesso in quanto pubbliche amministrazioni in base all'articolo 1, comma 2 del Dlgs 165/2001. Il chiarimento dell'Autorità anticorruzione si inserisce in un quadro che, negli ultimi anni, ha configurato i profili pubblicistici delle asp.

Le trasformazioni
Qualora il processo di trasformazione abbia determinato l'evoluzione dell'Ipab in fondazione o associazione, dovrà essere effettuata un'analisi sulla natura di questi organismi e sulla loro possibile qualificazione come soggetti in controllo pubblico. A tutti questi organismi, l'Anac richiede di adeguarsi agli obblighi previsti dal Dlgs 33/2013 entro 30 giorni dalla pubblicazione del comunicato, avvertendo che saranno poi svolti controlli e che questi potranno condurre a provvedimenti e sanzioni da parte dela stessa autorità. Le Ipab e le Asp (ma anche le fondazioni, qualora caratterizzabili come organismi con connotazione pubblicistica) devono quindi assolvere a tutti gli obblighi in materia di trasparenza, anzitutto organizzando in modo completo il sito «amministrazione trasparente».


© RIPRODUZIONE RISERVATA