Lavoro e professione

Sondaggio Ois: polizze alle stelle e 30mila denunce. I medici chiedono un intervento sulla responsabilità

di Ernesto Diffidenti

Oltre 30mila denunce nel 2014, il triplo rispetto a dieci anni fa: ormai, l'80% dei medici ha paura di una richiesta di risarcimento danni da parte dei pazienti. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Osservatorio internazionale della sanità (Ois) e presentato oggi a Roma secondo cui il 15% dei medici negli ultimi dodici mesi ha avuto una controversia legale. Un fenomeno in crescita esponenziale che ha già spinto quasi nove medici su dieci a stipulare una polizza ancora prima che le legge Balduzzi la rendesse obbligatoria. Ma si tratta di contratti onerosi soprattutto per gli under 35 e soprattutto per ortopedici, ginecologi e chirughi estetici. I costi di una polizza, ha spiegato il presidente dell'ordine dei medici di Roma, Roberto Lala, infatti, possono variare da 300 a 25mila euro.
«I risultati del sondaggio non ci stupiscono – sottolinea Dario Focarelli, direttore generale dell'Ania, l'associazione che rappresenta le compagnie assicurative –. Serve un intervento organico sulla materia che definisca i contorni della responsabilità dei medici in modo coerente con il codice civile». Ma non solo. Il direttore dell'Ania sollecita anche l'approvazione delle tabelle per la quantificazione del risarcimento (sono in stand by anche quelle relative alla responsabilità civile degli automobilisti) e l'introduzione del risk management nelle strutture sanitarie.
Anche per il presidente dell'Ordine dei medici di Roma è tempo di mettere mano alla riforma del settore. «Anche il concetto di medicina difensiva è superato - sottolinea Lala - e ormai siamo alla "medicina astensiva", in base alla quale il medico di una struttura privata trasferisce al pubblico, dove l'assistenza è obbligatoria, i casi più rischiosi».
Secondo il sondaggio Ois, infatti, il 78,9% dei camici bianchi intervistati via web è preoccupato di incorrere in una controversia «pretestuosa» con l'assistito. «La paura del professionista – continua Lala – non è per l'errore ma per il fatto di essere accusato ingiustamente». Così per il 72,2% dei medici è necessario tutelarsi con una polizza comprensiva della tutela legale completa.
Per il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha inviato un messaggio all'Ois «è arrivato il momento di intervenire sui temi delle troppe denunce subite dai medici, sulla malpractice e la cosiddetta medicina difensiva». Per il ministro «l'allarmante incremento del numero dei contenziosi in ambito sanitario registrato negli ultimi anni impone oggi una risposta seria sia ai cittadini che subiscono danni derivanti da malpractice, sia ai professionisti che devono poter esercitare serenamente la propria attività». Sul tema, spiega il sottosegretario Vito De Filippo, i lavori parlamentari stanno procedendo. «I disegni di legge in Commissione sul tema - sottolinea – stanno trovando in questi giorni una definitiva sintesi con un testo base che è necessario per una veloce conclusione parlamentare che sosterrà anche il ministero con il suo lavoro».