Lavoro e professione

Concorso annullato/ Lorenzin: «Specializzazioni tema da affrontare al tavolo». Fnomceo rincara la dose «Chi è coinvolto si assuma responsabilità»

«Per quanto ci riguarda abbiamo attivato un tavolo sull'articolo 22 del Patto per la salute che prevede di affrontare gli aspetti sulla professione medica e sulle specializzazioni, a cui partecipa anche il Miur. Credo quindi che in questo momento il tavolo debba diventare un luogo di confronto per risolvere problemi concreti». È quanto ha affermato in merito all'annullamento di parte delle prove d'accesso alla scuola di specializzazione in Medicina la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, parlando a margine della Conferenza "The State of Health of Vaccinations in Eu" di Roma. «È molto grave ciò che è accaduto. Spero si trovi una soluzione al più presto», ha aggiunto Lorenzin.

Fnomceo sulle barricate.
Arriva nel pomeriggio il commento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi «L'inescusabile errore commesso nella
somministrazione dei test per la selezione per l'accesso alle
Scuole di Specialità di Area Medica e dei Servizi clinici (interessati 11.242 giovani) ripropone due questioni che direttamente coinvolgono i ruoli e le funzioni della Fnomceo in rappresentanza degli Ordini provinciali. La prima attiene a un profilo di rispetto civile ed etico dovuto a quelle migliaia di giovani medici (precisamente 12.168), ai quali viene richiesta una
dura selezione nazionale (sono poco più di 5.000 i posti disponibili), che arriva dopo diciotto mesi di attesa, per poter accedere alla Formazione specialistica, requisito indispensabile per aspirare a un qualsiasi accesso al lavoro». Lo scrive in una nota la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) sulla vicenda dei candidati che dovranno ripetere le prove per l'accesso alle Scuole di Specializzazione, dopo che sono stati invertiti i quiz per Medica
con quelli per Servizi clinici.

Professione nella nebbia.
«Al momento - prosegue la Fnomceo - è difficile individuare quali interventi possano restituire dignità e affidabilità alla prova nel suo complesso, e quali possano essere le soluzioni a invarianza di contesto normativo, ma intanto è certo che tutte le responsabilità coinvolte debbano assumere gli atti conseguenti, essendo in gioco la credibilità e la serietà delle Istituzioni. La seconda questione è più generale e attinente a un'insopportabile nebbia che ormai avvolge tutta la Formazione medica, dall'accesso alle Scuole di Medicina alla Formazione post lauream. In realtà questi errori nel sistema, che vanno tragicamente ad accumularsi, sono perfetti indicatori del baratro di una crisi senza uscita».

«Sono errori che gravano sulle spalle incolpevoli di tanti giovani e delle loro famiglie, ostaggi di ritardi e di miopie autoreferenziali di un sistema formativo che già oggi, cifre alla mano, emargina migliaia di giovani e che sempre più - ad invarianza di ordinamento - ne emarginerà nei prossimi anni, perduti in un limbo di dequalificazione professionale e lavorativa. La Fnomceo respinge questa prospettiva per i giovani che hanno tanto studiato. La nostra Sanità ha bisogno del loro impegno, il nostro paese ha bisogno delle loro speranze». Per questo, «Nei prossimi giorni la Fnomceo porterà questo impegno e queste speranze all'attenzione del Governo, con una Lettera indirizzata al presidente del Consiglio Matteo Renzi».