Lavoro e professione

Anticorruzione e Ordini/ Silvestro (infermieri): «Aspettiamo il Senato, non sono abbarbicata alla poltrona»

di R.Tu.

«Valuteremo insieme agli organismi del Senato e agiremo di conseguenza. Nel caso opterò per l'una o per l'altra carica. Non sono abbarbicata alla poltrona». Annalisa Silvestro, presidente dell'Ipasvi (collegio degli infermieri), risponde così sull'applicazione della delibera del presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, sull'incompatibilità e inconferibilità degli incarichi di vertice negli Ordini , escludendo che le poltrone siano occupate dai politici. Conferma il presidente della FnomCeo, Amedeo Bianco: «Ci riserviamo di approfondire il testo. Se la questione si ponesse, ne prenderemo atto e agiremo di conseguenza».

Renzi stima Cantone. La delibera di Cantone, come anticipato ieri, sta aprendo una voragine e suscitando vaste preoccupazioni negli Ordini professionali. E nel mondo della sanità, dove ai massimi livelli ordinistici sono presenti parlamentari (Bianco per i medici, Silvestro per gli infermieri, Mandelli e D'Ambrosio Lettieri per i farmacisti), lo scossone può essere fortissimo. Almeno potenzialmente. E si cerca di correre ai ripari, o quanto meno a interpretare nel più breve tempo possibile il diktat del presidente dell'Authority anticorruzione, di cui tra l'altro il premier Matteo Renzi è un estimatore.

30 giorni per tutti? D'altra parte la delibera di Cantone dà 30 giorni per la sua applicazione, chissà se anche per l'applicazione delle norme su incompatibilità e inconferibilità di incarichi. Per non dire che le regole dovrebbero essere applicate a tutti i livelli degli Ordini, incluse dunque le organizzazioni territoriali provinciali. Sarebbe un terremoto, tanto più mentre si stanno svolgendo per FnomCeo e Ipasvi le elezioni locali che si concluderanno entro fine anno, in attesa dell'elezione dei vertici nazionali verso la primavera. Un terremoto forse anche a livello di alleanze elettorali, che non mancherà di accendere le polveri delle polemiche, tanto più su un tema così delicato che le opposizioni hanno messo all'indice da subito nei parlamentini nazionali e locali.

Poltrone e poltroncine. Annalisa Silvestro ostenta intanto tranquillità. «Quando siamo stati eletti, siamo passati al vaglio degli organismi parlamentari, dopo una vera e propria radiografia è stato rilevato che non ci fosse alcuna incompatibilità. Un anno e mezzo dopo che ci siamo rivolti all'Authority, dico un anno mezzo, ci troviamo davanti a questa interpretazione. Magari è così, ma che dire: valuteremo quel testo insieme agli organismi preposti. Se confermeranno quella interpretazione, a quel punto opterò serenamente per l'una o per l'altra carica. Non sono abbarbicata alla poltrona». E cosa accadrebbe in questo periodo elettorale? «Entro l'anno si concluderanno le elezioni locali col rinnovo degli organi periferici. È chiaro – aggiunge Silvestro – che con l'applicazione del parere di Cantone si creerebbe un problema non di poco conto». In gioco, infatti, ci sarebbero anche decine e decine di poltrone "periferiche" negli Ordini. «Non me l'aspettavo. La partita sarebbe molto ampia», ammette Silvestro.
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