Lavoro e professione

Eterologa: gli esperti del tavolo ministeriale chiedono di finanziare biobanche pubbliche

«Definire l'immediata disponibilità di norme e l'apertura di uno specifico capitolo di spesa per la realizzazione delle bio-banche pubbliche all'interno di strutture del Sistema sanitario nazionale» finalizzate alla fecondazione eterologa. Lo affermano gli esperti del Tavolo tecnico convocato dal ministro a conclusione dei loro lavori. Il documento è firmato dai componenti del Tavolo, tra cui varie Società scientifiche e l'Associazione dei centri di procreazione assistita Cecos.

Gli esperti del Tavolo sottolineano inoltre come «è necessaria la tutela assoluta e inviolabile dei cosiddetti "dati identificativi" dei donatori, con unica possibile eccezione in caso di gravissime e straordinarie esigenze sanitarie dove sarà possibile conoscere l'identità genetica/biologica del donatore, e sempre e comunque con esclusione dell'identità biografica, su documentata richiesta decisa da apposita commissione medica».
Una «adeguata registrazione dei dati anamnestici familiari del donatore - rilevano ancora gli esperti - consentirà di evitare, attraverso l'incrocio dei dati, con quelli dei potenziali riceventi, il rischio di utilizzare, per la donazione, gameti di un consanguineo del ricevente». Occorre poi «prevedere per le donazioni una forma di rimborso che dovrà essere rigidamente regolamentata, analogamente alle donazioni di sangue e midollo, per non vanificare, la possibilità di disporre di gameti e ribadire il valore solidaristico dell'atto oblativo del dono».

In ogni caso, ribadiscono gli esperti, «non sussistono particolari impedimenti all'attivazione delle procedure di donazione di gameti in Italia». Il Tavolo - è la precisazione riferita alle notizie uscite in questi giorni sulla stampa - avrebbe avuto «esclusivamente un ruolo informale e consultivo e ha lavorato ascoltando il parere espresso dagli esperti su "prestabiliti ordini del giorno", senza mai giungere a compiere atti deliberativi o votazioni su nessuno dei temi trattati». Il compito delle Istituzioni sanitarie pubbliche, rilevano inoltre gli esperti nel documento, «è quello di garantire in tempi brevissimi e certi la possibilità per i cittadini di accedere alle procedure di Procreazione medicalmente assistita con donazione di gameti, senza discriminazioni di carattere economico e territoriale, nel rispetto della Sentenza della Corte Costituzionale che ha affermato la necessità di rimuovere le cause determinanti "un ingiustificato, diverso trattamento delle coppie affette dalla più grave patologia, in base alla capacità economica"».

Il documento è firmato da Paolo Scollo (presidente Sigo), Vito Trojano (presidente Aogoi), Nico Colacurci (presidente Aui), Andrea Borini (presidente Sifes e Mr), Elisabetta Coccia (presidente Cecos), Lucia De Santis (rappresentante italiano Eshre), Cristofaro De Stefano (presidente Sios), Mario Maggi (presidente Siams), Laura Rienzi (presidente Sieer), Luca Gianaroli (presidente Sismer), Mauro Costa (componente Tavolo tecnico), Francesco Fusi (componente Tavolo tecnico), Paolo Emanuele Levi Setti (componente Tavolo tecnico), Guido Ragni (componente Tavolo tecnico) e Filippo Ubaldi (componente Tavolo tecnico).