Lavoro e professione

Lorenzin: un albo nazionale per i manager sanitari. Federsanità: più meritocrazia ma con formazione ad hoc

Un albo nazionale per i manager sanitari e una grande scuola che li formi. Perché l'arruolamento dei direttori generali è tuttora «totalmente falsato». E' questa l'idea della ministra della Salute Beatrice Lorenzin, lanciata nel corso della sua lectio magistralis all'Università Cattolica di Roma. Una posizione condivisa da Federsanità Anci, che parla di tre priorità: la creazione di una Scuola di formazione manageriale, valutazione centrale congiunta tra Stato e Regioni e criteri selettivi rigidi.

«Il vero e grande problema della sanità italiana - sottolinea Lorenzin - è la programmazione. Abbiamo un sistema di norme che invece di aiutare, ci frena. L'arruolamento dei manager e dei direttori é totalmente falsato. Sono stati fatti dei passi in avanti per la trasparenza, ma ancora non può bastare».

Durante la sua lectio magistralis sul ruolo dei manager in sanità al graduation day dell'alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (altems) dell'università cattolica di Roma, la ministra ha evidenziato l'alto livello di responsabilità dei dg sanitari. «Il manager sanitario si confronta quotidianamente con storie di persone - ha spiegato Lorenzin - fragili e malate, che hanno bisogno di cure non solo farmacologiche, ma di accoglienza. Nel sistema sanitario diventa essenziale avere la massima attenzione al paziente e immaginate cosa significherà assistere una popolazione sempre più anziana e noi non abbiamo dei fondi per il sociale
che non ci consentono l'integrazione socio-sanitaria. Ma il futuro è immissione di farmaci innovativi e medicina personalizzata, ossia un cambio totale delle politiche sanitarie»

Lorenzin ha quindi chiesto «alle Regioni una cessione di sovranità in nome del fare passi avanti: dobbiamo potenziare le strutture sul territorio, mettere mano ai lea, lavorare su un sistema che non ci dia dati parziali. C'é un lavoro da fare, ma ora, adesso, perché il tempo non c'é più».

Per quanto riguarda i criteri per la scelta dei manager, secondo Lorenzin «noi abbiamo bisogno dei migliori. Sono per fare un albo nazionale, con una grande scuola che li formi. Poi va creato un meccanismo selezione con dei
parametri. Ma chi dà gli obiettivi? La Regione e il Ministero, cosicché i criteri di scelta saranno piu oggettivi, e sono anche per legare lo stipendio al raggiungimento di questi obiettivi».


Le tre priorità di Federsanità Anci. Federsanità Anci esprime una sostanziale condivisione rispetto a quanto dichiarato dalla ministra Lorenzin. "La svolta meritocratica è però essenziale – ha spiegato il presidente Angelo Lino Del Favero – e la creazione di un albo nazionale non può prescindere da tre priorità sostanziali. La prima è quella della creazione di una Scuola di formazione manageriale per offrire la possibilità di una preparazione ad alto livello per il vertice apicale della sanità, quindi Direttori generali, amministrativi e sanitari. Poi deve esserci una valutazione centrale congiunta tra Stato e Regioni e, infine, l'introduzione di criteri selettivi rigidi, attentissimi alla professionalità, seri e uniformi su scala nazionale. Non per ultimo – ha sottolineato Del Favero – va introdotto un trattamento economico di base uguale per tutto il Paese con sistemi premianti che ogni Regione deciderà in base a obiettivi che devono essere definiti, dettagliati e verificati".

Da tempo, sottolinea una nota di Federsanità-Anci, i direttori generali auspicano l'introduzione di uno strumento di questo tipo a tutela del proprio percorso professionale, che possa anche garantire la valutazione dell'operato al termine e durante il mandato. "Questo – sottolinea Del Favero - presuppone la messa a punto di un metodo di valutazione – scientificamente validato - con criteri legati agli obiettivi assegnati contrattualmente al manager per evitare situazioni ambigue in cui la mancata conferma di un manager non specifica se questo non abbia assolto agli obiettivi assegnati o se, piuttosto, per la fase successiva sia necessario un profilo con competenze diverse".