Lavoro e professione

«Trascurati dalla bozza di Acn»: i pediatri Fimp rivendicano la propria specificità

«Scarsa attenzione alla specificità dell'assistenza pediatrica, sia dal punto di vista organizzativo che da quello professionale». E' quanto lamentano i pediatri della Fimp dopo aver preso visione della bozza Sisac per il rinnovo dell'Acn di tutta l'area convenzionata.
In una nota, il presidente Giampietro Chiamenti sottolinea quindi «difficoltà che dovremo affrontare in questa trattativa che ufficialmente si aprirà il giorno 11 aprile. La bozza - prosegue - affronta una parte generale di metodo della trattativa in cui si delineano aspetti comuni a tutte le categorie, per lasciare spazio successivamente a una fase in cui i tavoli procederanno in parallelo. Nei contenuti programmatici si rileva, purtroppo, una scarsa attenzione alla specificità dell'assistenza pediatrica, sia dal punto di vista organizzativo che professionale. Unica eccezione è riportata al penultimo comma della parte dedicata alla pediatria di famiglia dove si evidenzia la funzione preventiva e la connessione con l'area ospedaliera per l'assistenza al cronico. Il testo della piattaforma per il rinnovo dell'Acn proposto sarà oggetto di una dettagliata analisi, ma possiamo fin d'ora affermare che diversi passaggi non sono accettabili».

La Fimp, argomentano ancora dal sindacato, crede nella validità del modello pediatrico italiano disegnato sul bambino e sull'adolescente che hanno le loro peculiarità rispetto all'adulto e, in sede di trattativa marcherà le differenze rispetto alla medicina di famiglia. Il modello pediatrico italiano e quanto ottenuto finora grazie a questo in termini di organizzazione, assistenza e salute per l'età pediatrica non deve essere messo in discussione, ma semmai deve essere rilanciato con il rinnovo dell'Acn.

Fimp, che ha promosso un coordinamento con le altre sigle (Simpef, Cipe, Smi Unps) avverte fin d'ora le regioni che non accetterà ragionamenti finalizzati a tagli o svalutazioni delle risorse esistenti e a un venir meno del modello assistenziale pediatrico. Quanto ai costi della riforma, Fimp crede che la politica debba valutare seriamente come sia compatibile realizzare una ristrutturazione articolata senza risorse aggiuntive mantenendo un sistema di cure primarie pediatriche gestibile e funzionale ai bisogni emergenti dei bambini e degli adolescenti.