Lavoro e professione

Emergenza-urgenza: con i tagli alle specializzazioni è allarme personale. L'Anaao si associa alla protesta di giovani medici e Società scientifiche

Pronto soccorso e sistema di eregenza-urgenza: se le cose non vanno è perché, tra l'altro, manca il personale.

Non ha dubbi l'Anaao Assomed che si associa alla richiesta delle Regioni e delle Società Scientifiche del settore di incrementare il numero, oggi esiguo, di posti nelle scuole di specializzazione, (meno di 50 specialisti/anno a fronte di un'accertata necessità di oltre 240), evitando ulteriori tagli, per non portare l'ennesimo tassello al "dichiarato fallimento" del Sistema sanitario nazionale, proprio in uno dei sui punti nevralgici.

L'imbuto che si è creato tra numero annuo di laureati in medicina, crescente «grazie a miopia delle politiche di accesso e invasioni del Tar, e posti nelle scuole di specializzazione, in progressiva riduzione a causa della esiguità delle risorse economiche rese disponibili dalla legge di stabilità» ha già creato secondo il sindacato «ampie e preoccupanti sacche di disoccupazione e sottoccupazione medica».

«E' evidente - scrive l'Anaao in un comunicato - che "togliendo" e "tagliando" il futuro alle nuove generazioni di medici, e impedendo loro un accesso al Ssn, di fatto si vuole costringerle a cambiare Paese facendo morire lo stesso sistema sanitario».

La protesta di oggi dei giovani medici specializzandi in medicina d'Emergenza-Urgenza e delle Società scientifiche del settore (VEDI ) contro una prevista riduzione del numero di contratti di formazione specialistica «già striminzito, non è solo una protesta di "categoria", ma assume il valore di difesa dell'intero Sistema sanitario e in particolare del sistema d'Emergenza Urgenza, già ampiamente al collasso - secondo l'Anaao - in molte aree territoriali e prossimo al collasso in quasi tutte le altre».

«Occorre - conclude il sindacato - che Regioni e ministero della Salute intervengano, con tempismo e forza, per garantire una delle condizioni essenziali per la funzionalità dei dipartimenti di emergenza-urgenza a tutela della salute dei cittadini».