Lavoro e professione

Il "Manuale Roversi" con lo sponsor spacca la Fnom. Parlano i presidenti di Milano e Firenze

di Barbara Gobbi

«Oggetto: Omaggio copia cartacea XI edizione "Manuale Roversi" per i neo iscritti». Così inizia la querelle - pretestuosa per alcuni (che la imputano anche all'imminenza del rinnovo delle cariche ordinistiche) e assolutamente motivata per altri - che sta animando i questi giorni (insieme, per carità, ad altre più spinosissime questioni) casa Fnomceo e il modo che vi presta attenzione, compresi gli studenti in Medicina del Sism .
Tutto ha inizio con la lettera inviata il 20 gennaio scorso dal segretario della Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri Luigi Conte agli Omceo provinciali, invitati a «comunicare non appena possibile il numero presumibile dei neoiscritti per il 2014», al fine di «poter omaggiare i giovani colleghi neolaureati di una copia cartacea dell'XI edizione del "Manuale Roversi"». Fin qui, nienete di male. Senonché gli Ordini venivano anche invitati «tutti indistintamente» a indicare la data della riunione del Consiglio direttivo convocata per l'effettuazioni delle iscrizioni e «la disponibilità a ospitare - eventualmente - in quell'occasione un rappresentatnte della Sanofi che possa illustrare le finalità dell'iniziativa e i contenuti di questo utile compendio». Sia ben chiaro, precisava Conte nella lettera, che «l'intervento del suddetto rappresentante non avrà, ovviamente, finalità promozionali ma esclusivamente istituzionali».

Da qui il botta-risposta con l'Ordine di Milano: in una missiva indirizzata direttamente al presidente Amedeo Bianco e per conoscenza al segretario Conte e a tutti i presidenti d'Italia, il leader dell'Omceo meneghino Roberto Carlo Rossi (VEDI INTERVENTO ALLA SEZIONE «COMMENTI» ) a stretto giro si dichiarava "esterrefatto". «Proprio nel momento in cui si immettono nella professione molto giovani nuovi colleghi, si viene di fatto a sponsorizzare il nome di una ditta farmaceutica, pur con una iniziativa di per sé apprezzabile come la distribuzione di un noto manuale di medicina». A poco è valsa la dura presa d'atto del «preoccupato stupore» espressa di rimando da Amedeo Bianco (anche lui "esterrefatto") a Rossi e per conoscenza a tutti i colleghi di pari grado: «La disponibilità ad accogliere il rappresentante Sanofi (non un informatore farmaceutico!) in Consiglio direttivo "eventualmente e limitatamente" per l'illustrazione degli scopi evidentemente non promozionali né commerciali - scriveva Bianco a Rossi il 31 gennaio - ha in realtà il fine di sottoporre alla valutazione autonoma di ciascun Ordine che lo ritenga, l'opportunità o meno di avvalersi dell'omaggio». Del resto - aggiungeva ancora Bianco - «il testo è privo di qualsiasi inserto promozionale nel rispetto della Deontologia».

Affermazione, quest'ultima, smentita il 14 febbraio dal presidente di Ferrara Bruno Di Lascio, che scaldava di nuovo la platea segnalando a Bianco e a tutti i presidenti: «Peccato che sia facilmente e indiscutibilmente constatabile che l'inserto faccia corpo unico con il volume». E nel post scriptum chiariva: «E' indubbio che l'opera verrà consegnata ai giovani colleghi che ne faranno richiesta; è altrettanto sicuro che si provvederà a "estrapolarne" la brocure annessa». Di tutt'altro avviso il presidente di Firenze Antonio Panti (VEDI INTERVENTO ALLA SEZIONE «COMMENTI» ), che ricorda come «dal 1946 a oggi tutti i medici abbiano lavorato con il supporto del "Roversi", di volta in volta supportato da una o dall'altra casa farmaceutica».