Lavoro e professione

I sindacati su toto-ministri: Lorenzin va confermata

«In materia di sanità, auspico che il nuovo governo prosegua sulla strada intrapresa in questi ultimi mesi. L'attuale ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che spero venga confermata, ha infatti iniziato un percorso che non deve essere interrotto». Parola di Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg, il principale sindacato dei medici di famiglia. Che aggiunge: «Lo stop ai tagli e la responsabilizzazione delle Regioni rispetto a certi obiettivi, sono azioni che non devono essere disperse». Analogo il leit motiv di Riccardo Cassi, presidente della Cimo, che dopo aver auspicato con il nuovo governo una marcia indietro sul Titolo V, perché «lo Stato centrale deve avere il potere di intervenire laddove le Regioni non riescono a garantire i livelli essenziali di assistenza», aggiunge: «Bisogna proseguire sulla strada tracciata in questi ultimi mesi dal ministro Beatrice Lorenzin, che spero venga confermata alla guida del dicastero di Lungotevere Ripa».
Per Cassi è inoltre necessario che il nuovo governo riapra il discorso con la categoria dei camici bianchi su tre punti chiave: «formazione, accesso alla professione e precariato» ed è ora di approvare «in tempi rapidi una legge sulla responsabilità professionale dei medici».

Al nuovo governo presenta i propri desiderata l'Anaao Assomed, il principale sindacato della dirigenza medica del Servizio sanitario nazionale. Il segretario nazionale Costantino Troise pone l'accento in particolare sul precariato, chiedendo il rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici, medici compresi. «Anche senza nessun aggravio di spesa per il bilancio statale - chiarisce Troise -: si possono infatti utilizzare i fondi accantonati a livello aziendale dai vecchi contratti. Un governo che vuole rilanciare non può non partire dal rinnovo dei contratti di lavoro». Il Ssn - chiarisce ancora Troise - non può essere considerato solo come un aggregato di spesa o un bancomat dove prelevare per fare cassa. Il nuovo governo che si va formando, se vuole davvero cambiare le cose, allora cambi verso».