Lavoro e Professione

Civit sull'incompatibilità delle cariche: si applica anche alla dirigenza sanitaria. Cosmed: «Sconcertante»

La Civit, Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni pubbliche, ha parlato chiaro nella sua delibera n. 58 del 15 luglio sull'interpretazione e sull'applicazione delle norme di incoferibilità (Dlgs. n. 39/2013) nel settore sanitario:

a) il Dlgs non si applica al personale medico di staff che non esercita tipiche funzioni dirigenziali ;

b) al contrario, i dirigenti di distretto, i direttori di dipartimento e di presidio e, in generale, i direttori di strutture complesse rientrano «sicuramente» nel campo di applicazione della disciplina in esame;

c) per i dirigenti di strutture semplici non inserite in strutture complesse deve «concludersi per la applicabilità della disciplina in esame». Per i dirigenti che dirigono strutture semplici inserite in strutture complesse la disciplina non è applicabile tranne il caso in cui «al dirigente di struttura semplice sia riconosciuta, anche se in misura minore, significativa autonomia gestionale e amministrativa».

«Le conclusioni contenute nel parere espresso dalla Civit appaiono francamente sconcertanti» ha commentato subito la Cosmed. «La Civit - attacca la confederazione dei medici dirigenti del Ssn - interviene pesantemente, al di là del dispositivo di legge, contraddicendo il legislatore ed attribuendosi il diritto di sostituirlo in caso di suo "silenzio", espropriando di prerogative costituzionali una consistente parte di categorie professionali dipendenti del Ssn».

Secondo la Cosmed non ci sono motivazioni al parere della Civit. «Anzi - incalza la Confederazione - quando ha provato a trincerarsi dietro l'art.15 del Dlgs 502/1992 ha trasformato le parole, e i compiti, di "direzione ed organizzazione" attribuiti dalla legge in "amministrazione e gestione" che non si rinvengono nel testo legislativo citato a sostegno delle proprie tesi. E, comunque, nemmeno si è fermata di fronte al fatto che la stessa legge fa riferimento all'esercizio di tali funzioni in via esclusiva per l'applicazione della incompatibilità».

«Il colmo - continua la critica della Cosmed - viene raggiunto nella disquisizione a proposito delle strutture semplici, per le quali si decide di applicare le norme a quelle non inserite in strutture complesse, cioè dipartimentali, termine che evidentemente il redattore non conosce. Mentre per i dirigenti di strutture semplici inserite in strutture complesse, si determina una ulteriore distinzione, salvando quelli privi di una "significativa autonomia gestionale e amministrativa". Ma per sapere cosa sia, rivolgersi, ovviamente, ancora alla Civit».

«I medici, i veterinari e i dirigenti sanitari dipendenti, e solo loro, sono rei - conclude la Cosmed - anche potenziali, a prescindere da quello che fanno, ma per quello che sono. Oggetto da sempre di leggi speciali e oggi anche espropriati di diritti costituzionali. E qualcuno ancora si stupisce se il 22 scioperano anche contro questo pre-giudizio?».