Lavoro e Professione

Congresso Fimmg: l'intervento del ministro della Salute Renato Balduzzi

di Manuela Perrone

La notizia della riscrittura «integrale» dell'articolo del Dl 158 sulle cure primarie da parte del Governo (SI VEDA NOTIZIA SUL DIBATTITO ALLA CAMERA) è piombata ferale in pieno congresso Fimmg che si sta svolgendo a Villasimius. Comprensibile il nervosismo in casa del maggior sindacato dei generalisti, che sul cambiamento e sulla rifondazione della medicina generale ha fondato il suo programma degli ultimi anni e che aveva letto il provvedimento come un'apertura alle necessità della categoria. «Ci mette ansia», ha confessato il segretario Giacomo Milillo. «Quello che temiamo maggiormente è che nel testo venga fissata una scadenza alla chiusura degli Accordi collettivi nazionali, oltre la quale verrebbe lasciato campo libero alle Regioni di procedere alla riforma secondo i loro criteri». Milillo non ha usato mezzi termini: «Se il Dl sarà stravolto, siamo pronti alla battaglia. Che non ci costringano a imbracciare i forconi».

Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, si è limitato però a inviare un messaggio video al congresso: «Stiamo facendo insieme un importanmte tratto di strada. In Italia non mancano buone pratiche dai Creg alle Case della salute: bisogna generalizzare e rafforzare queste esperienze seguendo come filo conduttore la rete e l'integrazione. Serve una sinergia vituosa tra decisori nazionali, regionali e mondo della professione».

È chiaro però che sul destino del riordino (e sulla sua riformulazione in Parlamento) pesa il giudizio fortemente negativo delle Regioni, che hanno chiesto modifiche sostanziali. Mai i rapporti tra medici di base e amministrazioni locali sono stati così tesi. Proprio da Villasimius Milillo ha sferrato l'attacco più duro: «Possiamo certificare che la capacità di gestione della Sanità da parte delle Regioni, tranne alcune eccezioni, è stata fallimentare. Lo dimostra il fatto che non hanno saputo negli ultimi dieci anni mettere in atto i cambiamenti dichiarati necessari per la sostenibilità del Ssn».

Nessuno dei rappresentanti istituzionali delle Regioni si è comunque fatto vedere al congresso. Un segno dei tempi. Nella sua relazione generale, Milillo ha denunciato «il peggioramento della qualità delle relazioni tra istituzioni, soggetti politici e sociali». Ha criticato i metodi: «I nostri interlocutori istituzionali ricorrono sempre più spesso all'imposizione con leggi, direttive, interpretazioni arbitrarie della normativa; siamo arrivati in qualche caso persino alla sua trasgressione arrogante».

GUARDA L'INTERVENTO VIDEO DEL MINISTRO BALDUZZI AL CONGRESSO FIMMG