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Johnson&Johnson: via ai consorzi per il vaccino anti Ebola

I consorzi saranno finanziati attraverso il Programma Ebola+ di Imi sostenuto dalla Commissione Europea London School of Hygiene and Tropical Medicine, INSERM, Università di Oxford, La Centre Muraz, Bavarian Nordic A/S, Vibalogics, Fondazione Grameen e World Vision Irlanda, si uniscono alle aziende farmaceutiche Janssen per accelerare lo sviluppo del vaccino Ad26 – MVA contro l'Ebola e sensibilizzare i pazienti. Nel corso del 2015 è previsto che vengano resi disponibili in totale 2 milioni di dosi del vaccino, con la possibilità, se necessario, di aumentare il quantitativo fino a 5 milioni di dosi su un periodo di 12-18-mesi. A ottobre 2014 Johnson & Johnson ha annunciato di voler investire sino a 200 milioni di dollari per accelerare e aumentare in maniera consistente la produzione del vaccino contro l'Ebola in sviluppo presso Janssen. L'azienda sta cercando fonti di finanziamento, sia pubbliche che private, con cui condividere il rischio finanziario, i costi di sviluppo e sperimentazione clinica del vaccino. «L'impegno di Janssen nei confronti dei pazienti di tutto il mondo è evidente. Sono particolarmente orgoglioso della mia azienda, del nostro lavoro e di tutte le partnership che ricerchiamo per soddisfare quei bisogni clinici ancora senza risposta, per raggiungere i pazienti nel modo migliore e nel più breve tempo possibile» ha dichiarato Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato Janssen Italia. Il programma Ebola+ è finanziato dall'Iniziativa Comune in materia di medicinali innovativi 2 (IMI 2) a cui contribuiscono l'Unione Europea, tramite il suo programma di finanziamento per la ricerca e l'innovazione Orizzonte 2020, ed EFPIA, la Federazione Europea delle Industrie e Associazioni Farmaceutiche.

Il Regime Vaccinale contro l'Ebola
Scoperto nell'ambito di un programma di ricerca condotto in collaborazione con i National Institutes of Health (NIH), il regime vaccinale è di tipo prime-boost e prevede l'associazione di due vaccini somministrati con un inoculazione iniziale (prime) e una aggiuntiva di potenziamento della risposta immunitaria (boost). I due componenti del regime vaccinale sono stati sviluppati con tecnologia AdVac® di Crucell Holland B.V., una della aziende farmaceutiche Janssen, e tecnologia MVA-BN® di Bavarian Nordic, azienda biotecnologica con sede in Danimarca.
Il programma di Crucell Holland B.V. ha ottenuto finanziamenti diretti e servizi di sviluppo preclinico dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), che fa parte dei NIH. Le sperimentazioni precliniche del regime vaccinale prime-boost condotte dai NIH hanno dimostrato che, quando i due vaccini sono stati somministrati a distanza di due mesi uno dall'altro, si è avuta protezione completa contro la mortalità causata dall'Ebola per il ceppo Kikwit Zaire, che è simile a quello all'origine dell'epidemia attuale in Africa Occidentale. La collaborazione di ricerca su un vaccino monovalente per il ceppo Zaire del virus dell'Ebola fa parte di un programma in corso per lo sviluppo di un vaccino plurivalente contro tutti i ceppi di virus che provocano malattia nell'uomo - compresi quelli che causano l'Ebola e la febbre di Marburg - basato sui vettori Ad26 e Ad35.