In parlamento

La manovra 2015 rallenta: solo giovedì in aula al Senato. Settimana parlamentare "senza sanità"

La manovra 2015 prende tempo. Con ogni probabilità arriverà in aula a palazzo Madama soltanto giovedì. Due giorni in più che complicano e al tempo stesso allungano il suo cammino verso l'approvazione definitiva. Il fatto è che in commissione Bilancio si va a rilento e, mentre il Governo deve ancora presentare altri emendamenti (tra cui quelli su sanità e Regioni), la stessa maggioranza è spiazzata. E non proprio compatta, specie nel Pd. Un segnale politico non esattamente benigno per Matteo Renzi e i suoi fedelissimi, che dicono di voler andare al massimo. Fatto sta che la legge di Stabilità sarà votata (con fiducia) in aula a fine settimana e tornerà di gran carriera alla Camera per il terzo esame (e la terza fiducia).

Sanità, vuoto pneumatico.
Risultato: pressoché tutto il resto resta in naftalina. Mentre le riforme istituzionali difficilmente approderanno in aula a Montecitorio prima della pausa estiva. E per la sanità va registrato il solito vuoto pneumatico. Niente in commissione al Senato, appena due provedimenti, per di più soltanto in comitato ristretto, alla commissione Affari sociali della Camera: la responsabilità professionale degli operatori sanitari e le pdl sul "dopo di noi", ovvero il sostegno ai disabili rimasti perfino privi di aiuti familiari. Gli ultimi degli ultimi, che almeno in Parlamento potevano sperare in più attenzione almeno sotto il profilo di un iter rapido. E decente.
Sperando che la decenza arrivi nel 2015, quel che ci si aspetta per la tutela della salute è rinviato all'anno nuovo. Auspicabilmente migliore.