In parlamento

Lorenzin in audizione alla commissione per il federalismo fiscale: «Nel 2014 si rivedranno i criteri per i costi standard»

Nel 2014 bisognerà «rideterminare i criteri» per l'individuazione di costi e fabbisogni standard e delle Regioni benchmark, pensando anche, a partire dal 2015 a un «meccanismo di premialità per quelle Regioni, comprese quelle in piano di rientro, che più vanno verso la convergenza rispetto alle Regioni di riferimento». Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in audizione davanti alla commissione bicamerale sul federalismo fiscale.

«Occorre - ha spiegato il ministro - una revisione dei criteri» perché nel 2013 gli indicatori utilizzati si sono concentrati «principalmente sull'assistenza ospedaliera», usando «tutti i flussi informativi» a partire «dall'Anagrafe sanitaria» che sarà «l'infrastruttura base», e incrociando i dati con quelli del «piano nazionale esiti, del nuovo sistema informativo sanitario (Nsis)« e delle «norme open data, per le quali chiediamo maggiore collaborazione da parte delle Regioni».

Sul criterio della popolazione, ha ricordato il ministro, «c'è un dibattito aperto in Conferenza Stato-Regioni» perché i governatori chiedono che si tenga conto «anche del numero di abitanti, non solo della popolazione pesata». Ma si dovranno considerare anche «gli indici di prevalenza delle malattie, indicatori degli outcome».

Perseguendo la logica della spending review interna, all'interno del Patto per la Salute «dovremo anche concordare con le Regioni - ha sottolineato il ministro - modalità di risparmio che tengano conto dei loro punti di forza e delle specificità, premiando gli sforzi già fatti». Nel Patto, ha aggiunto, si rivedrà anche «il meccanismo rozzo dei piani di rientro» e saranno «aggiornati i Livelli essenziali di assistenza, che andranno anche sfoltiti, trovando un meccanismo per un aggiornamento continuo».