In Parlamento

Tra Balduzzi e Marino volano le accuse. Anzi gli stracci. Via Twitter

di R.Tu.


C'eravamo tanto amati (o forse no, o forse non abbastanza). E invece ora tra il ministro Balduzzi e il Pd (almeno con Ignazio Marino, ma non solo) volano le accuse. Gli stracci, si direbbe in altre circostanze. E tutto via twitter, naturalmente. Tanto per essere precisi e non farsi manipolare da quei maliziosi giornalisti che sbagliano sempre…
Tutto ha inizio nel pomeriggio col cinguettio del ministro della Salute, che fin qui aveva fatto scarso ( o nullo) uso del suo account. E così: «Cure primarie H24, ospedale e territorio, partiti via dalle nomine. Ma lo sa il Pd che il suo programma Sanità è già legge?». Un commento piccato, a freddo, 24 ore dopo l'annuncio del programma dei democratici sulla sanità. Dice in sostanza tra le righe il quasi ex ministro: ma che volete? Proprio quello che ho fatto io. Anzi: che abbiamo fatto insieme. Forse lo avete dimenticato, potrebbe suonare. Insomma: il cordone ombelicale tra Balduzzi e il Pd, quel Pd che non lo ha voluto nelle sue liste, sembra spezzato definitivamente. Almeno in campagna elettorale…
Ma anche il Pd fa suonare le sue campane. Rumorosamente, almeno con Ignazio Marino che da sempre è abituato a dire le cose a voce alta. A non nascondere il suo pensiero. Del resto nel Pd pesa la scelta (alternativa…) di Balduzzi: se il Pd non mi vuole, vado (resto?) con Monti. Ma come, dicono nel Pd, fai questo salto della quaglia? Proprio tu costituente Pd? Proprio tu che abbiamo indicato come ministro?Davvero è troppo, pensano ormai a voce alta in quel del Largo del Nazareno. E così Marino cinguetta pure lui: «Balduzzi si riferuisce per caso alla sua legge fantasma? Quella mai applicata e senza fondi? E tagli e ticket da chi sono stati fatti? Consiglio un po' di prudenza persino per fare spot elettorali». Dove ogni riferimento al mitico "decretone Balduzzi" non è affatto casuale.
Anche gli amori, del resto, finiscono. (R.Tu.)