Europa e mondo

Gran Bretagna: telemedicina e visite by night, al via 20 progetti per migliorare le cure primarie

di Rosanna Magnano

Studi medici aperti nelle ore serali e nel week end, teleconsulti tramite Skype, applicazione diffusa della telemedicina per i pazienti che hanno difficoltà a spostarsi , utilizzo di email certificate e telefonini per contatattare i medici di famiglia e grande flessibilità nel contatto faccia a faccia. Sono le novità che più di sette milioni di pazienti in tutta la Gran Bretagna potranno sperimentare per un anno a partire già da questo mese, grazie ai 20 progetti pilota sulle cure primarie finanziati dal Challenge Fund varato dal governo Cameron, che ha messo a disposizione 50 milioni di sterline. Lo annuncia una nota del Nhs britannico.

A presentarsi per accedere ai fondi sono stati 250 progetti. Tra questi sono state selezionate 20 i dee innovative, che si sono aggiudicate tra 400 e 5 milioni di sterline. Solo a Londra tre grandi sperimentazioni coinvolgeranno metà della popolazione.


«È un passo molto importante per la nostra sanità - ha detto il premier Uk David Cameron - e i fondi serviranno anche per mettere a disposizione degli anziani over 75, che hanno più bisogno di assistenza sanitaria, computer e iPad per monitorare le loro condizioni di salute e mettersi in contatto col loro medico, che potrà anche mandare prescrizioni via e-mail. Certo, come sottolineano gli esperti, la visita virtuale non può sostituire quella dal vivo, in particolare per le patologie più complesse. La riforma era necessaria da tempo dato che sempre più britannici nel corso dei fine settimana finiscono per intasare il pronto soccorso degli ospedali, anche con problemi fisici non gravi e che quindi rischiano di rallentare il lavoro di medici e infermieri che devono dare priorità alle emergenze».

Si calcola che nell'ultimo decennio il numero di persone che si sono rivolte al pronto soccorso in Inghilterra è cresciuto del 22%, contro un aumento
della popolazione pari al 6,6%. L'iniziativa fortemente voluta da Cameron ha raccolto però anche critiche. L'opposizione laburista ha sottolineato come con il governo a guida conservatrice si siano allungati i tempi d'attesa per vedere il proprio dottore. Molti pazienti devono aspettare settimane prima di fare il check-up e a questi tempi di attesa si devono aggiungere i mesi che in molti casi intercorrono fra la visita in ambulatorio e gli esami in
ospedale.

«L'obiettivo di questo Fondo - ha detto Mike Bewick, Nhs England's Deputy Medical Director - è di aiutare quelle persone che lottano per trovare un appuntamento con il medico di base, conciliabile con la vita familiare e il lavoro, e di valorizzare le nuove tecnologie. Abbiamo bisogno di creare un ambiente che consenta ai general practitioner (Gp) di svolgere un ruolo molto più forte, come parte di un sistema più integrato di cura extra ospedale».

Già a ottobre 2013, il Primo Ministro aveva annunciato il varo del Challenge Fund per per migliorare l'accesso alla medicina generale e al Sistema sanitario inglese è stato chiesto di condurre la selezione e la gestione dei progetti pilota.

A dicembre i Gp sono stati invitati a presentare la loro manifestazione d'interesse e dopo una prima selezione a livello locale, una commissione nazionale, che comprendeva anche associazioni dei pazienti, ha preso la decisione finale sui progetti da finanziare.


«Il Challenge Fund - ha detto Charles Alessi, Chairman National Association of Primary Care - darà ai colleghi il tempo e la capacità di lavorare in modo innovativo per garantire migliori risultati ai pazienti in un ambiente extraospedaliero». Il Nhs supervisionerà e valuterà dopo 12 mesi i progetti pilota. Cercando intanto di creare una serie di reti associate al Fondo per collegare iniziative locali e mettere in comune le conoscenze.

L'ELENCO DELLE INIZIATIVE FINANZIATE