Imprese e mercato

ESCLUSIVA/ Patto per la salute: pareri e aspettative della filiera della salute secondo Hausermann (Assogenerici), Racca (Federfarma), Rimondi (Assobiomedica)

Un buon punto di partenza per considerare finalmente la Sanità un investimento e non un costo, a patto non resti tutto nel terreno aleatorio delle «buone intenzioni». Unanime nella filiera del farmaco e dei dispositivi il giudizio positivo sui contenuti dell'Accordo appena sottoscritto da Governo e Regioni sui temi della salute. A partire dalla promessa di reinvestire in sanità i risparmi conseguiti.

Per Assogenerici tra gli elementi di maggior rilievo meritano di essere ricordati soprattutto l'impegno a promuovere la reale innovazione; l'omogenea applicazione delle determinazioni Aifa in tutto il Paese; la revisione degli accordi sui registri di monitoraggio; la rimborsabilità contestuale al rilascio dell'Aic che detta lo stop al patent linkage e soprattutto l'intenzione di stabilire un reale flusso informativo tra Stato e Regioni.

Risparmi reinvestiti in sanità, promozione attiva della salute, riconoscimento del Pharma come strategico per il Paese sono gli elementi messi in luce anche da Federfarma, che rimarca anche il riconoscimento esplicito nel Patto della farmacia dei servizi con l'auspicio che le Regioni, firmatarie del Patto, diano ora concretamente seguito a questa impostazione aprendo il confronto sulla nuova convenzione farmaceutica nazionale.

Apprezzamento con cautela, infine, da Assobiomedica, soddisfatta di come l'Accordo affronta questioni importanti da tempo in sospeso, dalla verifica dei Lea al piano per la cronicità, allo sviluppo della sanità digitale ma precoccupata dei numerosi rinvii e della possibile difficoltà nel rispettare le le scadenze fissate.


Elementi positivi a partire dalla scelta di reivestire in Sanità i risparmi che saranno conseguiti di Enrico Hausermann, Presidente Assogenerici


Principi chiave per il riassetto del sistema con il riconoscimento della Farmacia dei servizi di Annarosa Racca, Presidente Federfarma


Un buon punto di partenza per considerare la sanità un investimento e non un costo di Stefano Rimondi, Presidente Assobiomedica