Dal governo

Spending in sanità: tutto quello che Cottarelli avrebbe voluto (e che ora torna in discussione)

di red.san.

Farmaci, dispositivi medici, laboratori, ospedali, acquisto di beni e servizi. Era (è) un menu ricco e dettagliato quello lasciato in eredità da Carlo Cottarelli, mr spending review che ha abbandonato il campo per tornare all'Ocse. Ora il piatto pre-preparato da Cottarelli è stato pubblicato dal Governo in ponderoso documento. Di cui riportiamo la parte riguardante la sanità, quella da tagliare.

Misure già prese col Patto-salute ma ora da applicare. Altre arrivate con la legge di stabilità, non tutte già in vigore. E altre, tante, su cui ora i nuovi responsabili della spending, Yoram Gutgeld e Roberto Perotti, sono al lavoro. E chissà che qualcosa, come a esempio il nuovo anticipo a giugno della revisione del prontuario farmaceutico, non arrivi col patto tra Governo e Regioni atteso a giorni per l'applicazione dei tagli da 2,5 mld quest'anno alla spesa sanitaria.
Insomma, un'agenda in più per il futuro, gran parte attesa con la legge di stabilità per il 2016.

Da segnalare la necessità di azzerare (o meglio, minimizzare) i rischi, e i relativi costi, per le strutture sanitarie. La massima attenzione da porre nell'acquisto di beni e servizi non sanitari, ma anche di quelli sanitari. Un Prontuario per i dispositivi. Lo sviluppo dei biosimilari. I prezzi di riferimento dei farmaci per categorie terapeutiche omogenee, ma anche per i disposiutivi medici. La genericazione rapida dei principi attivi in privativa. La revisione delle modalità distributive die medicinali. L'efficientamento energetico delle aziende sanitarie ospedaliere. Il mirino sulle aziende ospedaliero universitarie (Aou). In genere, nel documento principale, si attendevano grandissimi risparmi sul personale: il Ddl sulla Pa dovrebbe essere un veicolo importante, ma sulla sanità dovrebbe avere effetti relativi.