Dal governo

Manovra, ecco gli emendamenti per la sanità

di Barbara Gobbi

Approda al Senato senza grandi novità per il Ssn la legge di stabilità 2015 (C-2679-bis). La manovra (relatore Mauro Guerra, Pd), che dopo la conclusione dei lavori in commissione Bilancio di Montecitorio ha incassato la fiducia dell'aula, andrà avanti con tempi contingentati. E nel frattempo i governatori avranno tempi più stretti per trovare la "quadra" rispetto al taglio da 4 miliardi imposto dal premier Renzi. Tanto che giovedì 4 dicembre il presidente Chiamparino ha chiesto la convocazione di una Conferenza unificata straordinaria da cui dovrebbe arrivare il parere delle Regioni sulla manovra, ultima data utile prima del passaggio al Senato.
Magro il bottino delle modifiche alla legge introdotte dalla Camera. Intanto, l'articolo 39 ("Potenziamento delle misure di sorveglianza e contrasto delle malattie infettive e diffusive nel territorio nazionale e dei livelli di controllo della profilassi internazionale") proposto dal Governo è volto a rafforzare la strategia enti-Ebola. Nel 2015, risorse per tre milioni (1,5 milioni l'anno a partire dal 2016) sono destinate al ministero della Sanità per fronteggiare meglio le emergenze sanitarie e autorizzare, anche in deroga alla normativa vigente, le richieste di aspettativa (per non oltre sei mesi) da parte di medici e paramedici che intendano prestare la propria opera nei Paesi africani flagellati dall'Ebola. Due milioni vanno sempre per il 2015 all'Istituto "Lazzaro Spallanzani" di Roma (un milione l'anno nel 2016 e 2017). Contributo la cui erogazione avverrà previa presentazione da parte dell'Istituto del piano di sviluppo dell'unità di alto isolamento.
È "passato" poi l'emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle sui farmaci monodose: per razionalizzare e contenere la spesa farmaceutica, entro un anno dall'entrata in vigore della legge il ministero della Salute di concerto con l'economia è delegato a emanare un decreto ad hoc, che non dovrà comportare extra-oneri per la finanza pubblica.
Novità in arrivo sui dispositivi medici e per i produttori omeopatici. Un emendamento all'art. 33 lettera b) prevede che ai fini della predisposizione dei capitolati di gara si garantiscano, per esigenze terapeutiche, più tipologie per i presìdi utilizzati a domicilio in caso di patologie croniche adattabili ai diversi tipi di pazienti, «fatto salvo il principio della valutazione costo-efficacia». Quanto all'omeopatia, «al fine di assicurare maggiori entrate, le tariffe a carico delle aziende titolari per il rilascio dei provvedimenti di rinnovo dell'Aic, comprese quelle relative ai rinnovi ancora in corso, vanno dagli 88 euro per le formulazioni unitarie ai 1.200 euro per i medicinali complessi. Entro il 31 marzo 2015 l'Aifa dovrà individuare e pubblicare in Gazzetta Ufficiale la documentazione necessaria per l'Aic secondo modalità semplificate. Dalla pubblicazione del provvedimento, le aziende titolari provvedono alla presentazione delle domande entro il 30 giugno 2017.
Ultimo ma non certo per importanza, il Fondo per la non autosufficienza: incassa 400 milioni, incluse le risorse per i malati di Sla, drenando in parte il Fondo per la famiglia.