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Aifa coordina le attività delle imprese per sostenere le donazioni di medicinali a favore di popolazioni indigenti e onlus

L'Agenzia italiana del Farmaco ha coordinato nei giorni scorsi, presso la propria sede, un incontro con i rappresentanti di Assogenerici, Assosalute, Farmindustria e della Fondazione Banco Farmaceutico onlus (in rappresentanza di 1500 enti assistenziali convenzionati) per definire una serie di iniziative orientate ad aumentare la sensibilità alla donazione di farmaci alle fasce meno abbienti della popolazione.

Qualche mese fa era stato richiesto ad Aifa un supporto per reperire farmaci da inviare ad una missione in Mozambico e la direzione generale Aifa a titolo personale aveva coinvolto il Centro missionario di Firenze, convenzionato con il Banco farmaceutico riuscendo a fare arrivare i farmaci richiesti in tempi utili nel Paese africano.

Il Banco Farmaceutico ha richiesto un incontro istituzionalizzato OpenAifa e ha fatto presente come anche in Italia ci fosse bisogno di sensibilizzare la filiera del farmaco alla donazione.

«Considerato che la povertà sanitaria è un fenomeno in continuo aumento anche nel nostro Paese e il numero di cittadini che hanno difficoltà ad acquistare i medicinali (persino quelli con prescrizione medica) è cresciuto notevolmente negli ultimi anni», scrive l'Aifa in un comunicato, l'Agenzia ha ritenuto «doveroso fare da tramite affinché la filiera del farmaco fosse messa a conoscenza del bisogno esistente e si avviasse un dialogo produttivo».

Aifa, come ribadito recentemente, esercita continui richiami al profitto dell'Etica per tutte le rappresentanze della filiera del farmaco coinvolgendole in possibili percorsi che potrebbero portare alla definizione di iniziative congiunte, per rendere più efficaci i meccanismi della donazione di medicinali e nel contempo aumentare la consapevolezza di addetti ai lavori e cittadini. Attraverso iniziative condivise tra Onlus e aziende ad esempio, spiega Aifa nel comunicato, si potrebbe permettere a queste ultime di semplificare la gestione della donazione dei medicinali all'interno dei sistemi di supply chain.

Un ulteriore intervento, aggiunge ancora l'Agenzia, potrebbe riguardare la proposta di revisione del quadro legislativo per facilitare le attività di donazione dei medicinali.

Infine, un altro nodo è per Aifa la sensibilizzazione dei produttori e degli stessi cittadini, rispetto al problema della donazione dei farmaci, un fattore che potrebbe garantire il vero e proprio "salto di qualità" nelle quantità di confezioni messe a disposizione degli indigenti. Proprio per questo Aifa ha assicurato nel corso della riunione l'organizzazione di iniziative di comunicazione che possano contribuire ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza di un bisogno sociale che colpisce migliaia di persone nel nostro Paese.

Pieno sostegno da Farmindustria. «Farmindustria sosterrà le iniziative coordinate dall'Aifa - sottolinea il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi - per favorire la cultura della donazione di medicinali alle fasce di popolazione meno abbienti. E lo farà con la convinzione e la determinazione necessarie».
"La solidarietà non è né può essere un concetto astratto - continua - ma deve tradursi in atti concreti. Specialmente nella crisi attuale che fa emergere nuove povertà, come quella sanitaria, riducendo – talvolta anche drammaticamente – la possibilità di cura. Le imprese del farmaco sono consapevoli dell'importanza del diritto sociale alle terapie, anche quelle più innovative, e l'iniziativa dell'Aifa, che è condivisa pienamente da Farmindustria, va proprio in questa direzione. Spetta a Istituzioni e filiera realizzare un'alleanza strategica per diffondere sempre più la cultura della donazione a tutela delle popolazioni bisognose. Uniti si vince anche – e forse soprattutto – in questi casi».