Dal governo

Apertura di strutture private: strappo sulle autorizzazioni. La sorpresa nel Dl Pa. E qualcuno in Calabria brinda

Quella che all'apparenza sembrerebbe una semplificazione amministrativa delle procedure autorizzative per la realizzazione di strutture private sul territorio, è invece una misura che può rivoluzionare la programmazione liberalizzando tout court l'iniziativa privata nel mercato della salute.

Il riferimento è all'articolo 27, comma 2, del decreto legge 90/2014 (VEDI ) che cancella il comma 3 dell'art. 8-ter del Dlgs n. 502/92 in cui si indica come condizione necessaria per la realizzazione di strutture socio-sanitarie, il rilascio da parte della Regione della certificazione di compatibilità del progetto, riferita al fabbisogno complessivo e alla localizzazione territoriale della struttura da realizzare, in funzione della presenza di attività analoghe sul territorio regionale. Il comma la indica come attestazione indispensabile per i Comuni per il rilascio del permesso di costruire.

In questo modo, applicando la prevsione del Dl 90, si liberalizzerebbe l'edificazione di strutture, rendendo inutile la programmazione regionale, anche in contraddizione con il provvedimento autorizzatorio all'esercizio dell'attività.

In sostanza, si lascerebbe la libertà di costruire dove si vuole, anche senza la certezza di esercitare l'attività, soggetta ad autorizzazione specifica e basata sui requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi e sulla compatibilità con il fabbisogno complessivo e la distribuzione delle strutture già esistenti.

Una scelta che potrebbe fare da premessa a queste condizioni anche un successivo cambio di rotta nei processi di accreditamento che oggi seguono a stretto giro l'autorizzazione.

Il primo esempio in Calbaria
E che ha già i suoi primi effetti in Calabria, dove a beneficiare della norma sarebbe il nuovo Marrelli Hospital di Crotone, in altalena proprio per l'autorizzazione prima negata per mancanza dei presupposti e di alcuni documenti. «I vertici dell'Asp di Reggio Calabria l'hanno revocata e ne hanno messa in piedi una nuova di zecca» come riporta il 7 giugno il Corriere di Calabria (VEDI ). La struttura sanitaria - spiega la testata calabrese - ha come direttore sanitario Massimo Marrelli, marito della vicepresidente della giunta regionale Antonella Stasi. La stessa che governa al posto Scopelliti dopo le dimissioni dell'ex governatore.

L'ospedale degli emiri
Altro caso che beneficerebbe della norma è quello della realizzazione a Olbia dell'ospedale privato e centro di ricerca Bambin Gesù, ex San Raffaele finanziato con 1,2 miliardi dalla Qatar foundation endowment, in base a un accordo con la Regione Sardegna e il Governo che dovrebbe essere firmato il 1° luglio. E che prevedendo 262 posti letto, di cui 180 per acuti e 82 per la riabilitazione dovrebbe fare i conti con il piano complessivo di revisione dei posti letto della Regione.