Dal governo

Specializzandi: il decreto Pa taglia di un anno la durata delle scuole. Più fondi per i contratti

di Manuela Perrone

È attesa a ore la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto legge sulla riforma della pubblica amministrazione varato dal Governo il 13 giugno. Il provvedimento, originariamente di 82 articoli, è stato snellito dopo i rilievi del Colle grazie allo scorporo delle misure per competitività e liberalizzazioni, che finiscono in un altro decreto legge.

Rispetto al testo approvato da Palazzo Chigi , la versione in G.U. dovrebbe contenere qualche novità, in particolare all'articolo 15 dedicato alle scuole di specializzazione medica. Il decreto rilancia infatti la mossa che alla legge di stabilità non era riuscita : il taglio di un anno della durata di tutte le scuole, a partire da quelle attivate nel 2012/2013 (in pratica resterebbero fuori dalla riduzione soltanto i corsi già arrivati al quarto o al quinto anno). Una sforbiciata che dovrebbe essere affidata a un decreto del Miur, farebbe risparmiare circa 200 milioni di euro e renderebbe il percorso italiano più simile a quello europeo, ma che aveva fatto storcere il naso tanto agli specializzandi quanto alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin .

Il secondo comma dello stesso articolo ripropone invece l'aumento dei fondi per i contratti di formazione specialistica per consentire il ritorno a 5mila posti nelle scuole, contro i 3.300 cui si erano ridotti quest'anno. In particolare si autorizza un incremento di 6 milioni per il 2014, di 40 milioni per il 2015 e di 1,8 milioni per il 2016.

Confermato, infine, l'obbligo per l'aspirante specializzando di versare un contributo di 100 euro al massimo per la copertura delle spese di segreteria per la partecipazione ai concorsi di ammissione.