Dal governo

ANTEPRIMA Emoindennizzi: ecco l'accordo Governo-Regioni sul risarcimento delle spese per la legge 2010/1992

Emoindennizzi: 2012,076 milioni per il periodo ante-2011, 196,334 milioni per il 2012 (di cui 25,16 ancora da liquidare), 194,186 milioni per il 2013 (32,949 ancora da liquidare), 151,139 milioni per il 2014 (116,685 da liquidare). E' un conto salato quello che le Regioni presentano oggi al Governo (ben oltre 600 milioni per quasi 30mila indenizzati), dal quale battono cassa per riavere le somme già spese per l'applicazione della legge 201/1992 e quelle che servono per far fronte agli oneri ancora in corso anche secondo il dettato dell'Ue.

Un conto a cui finora le Regioni hanno fatto fronte con risorse proprie e quote del fondo sanitario (in testa la Campania con oltre 32 milioni, seguita dalla Puglia con 30 milioni e dalla Lombardia con 27,3) e per questo hanno deciso di dire basta a quello che per loro dovrebbe essere solo un compito di pagatori.

E dopo l'ultimatum in cui i governatori hanno minacciato di tirare i remi in barca e di non pagare più gli indennizzi (VEDI ), il Governo ha dato la sua disponibilità (che verrà formalizzata oggi in Stato-Regioni) a rifondere tutto quanto anticipato dalle Regioni per il pagamento degli indennizzi per gli anni 2012/2013; a prevedere un apposito finanziamento dal 2014 e per gli anni a venire, idoneo a coprire tutti gli oneri dell'applicazione della legge 210/1992, anche mediante la determinazione di uno specifico costo funzione; a mettere a disposizione delle Regioni i finanziamenti necessari a garantire il pagamento degli arretrati per la rivalutazione dell'Indennità Integrativa Speciale a tutti i beneficiari che hanno diritto secondo quanto prescritto dalla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.

Le Regioni da parte loro hanno garantito la piena disponibilità a effettuare i pagamenti degli arretrati dovuti per la rivalutazione dell'Indennità Integrativa Speciale in presenza del finanziamento da parte del Governo e a effettuare ogni altro adempimento amministrativo che riguarda in questo caso la loro funzione di «enti pagatori».

Raggiunto quindi l'accordo ora c'è da individuare le modalità operative per applicarlo e la scelta è quella di stabilire con un accordo da raggiungere entro il 30 giugno modi e importi dettagliati per l'attuazione degli impegni.

L'accordo prevede anche «di avviare le opportune valutazioni tecnico-scientifiche che, nel quadro degli obiettivi di finanza pubblica e sulla base del progresso farmacologico, possano consentire l'adeguamento e la revisione di quanto previsto dalla legge 210/92».