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Grandi apparecchiature sanitarie: scatta il monitoraggio. Il decreto in Gazzetta

Verifiche a tappeto su contratti, età, collaudi, manutenzioni e tempi di utilizzo. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 110 del 14 maggio è entrato in vigore il decreto della Salute 22 aprile 2014 sull'«Istituzione del flusso informativo per il monitoraggio delle grandi apparecchiature sanitarie in uso presso le strutture sanitarie pubbliche, private accreditate e private non accreditate», a cui la Stato-Regioni ha dato il via libera nel febbraio scorso (VEDI ), già anticipato su questo sito a dicembre 2013 (VEDI ).

Tac, risonanze magnetiche, acceleratori lineari, Pet, sistemi gamma camera e così via saranno da oggi in poi sotto stretto controllo. Un'operazione a tappeto su tutte le «grandi apparecchiature» biomediche in uso in tutte le strutture sanitarie italiane. Quelle pubbliche e quelle private, siano o no accreditate con il Servizio sanitario nazionale.
Il programma di verifica capillare messo a punto con il decreto vuole fare chiarezza a trecentosessanta gradi su una realtà per tanti versi ancora inesplorata. E cioè: dove è collocata la «grande apparecchiatura» naturalmente, ma poi anche le caratteristiche tecniche specifiche, quanto viene utilizzata (dunque anche non impiegata, cioè spesso sprecata), i collaudi, la manutenzione, naturalmente l'età, la presenza o meno di contratti di manutenzione. Richieste di informazioni valide per tutte le strutture sanitarie, sia pubbliche che private. Quindi una richiesta che invece vale solo per quelle di «casa Ssn», non per le private, siano o meno convenzionate: quanto sono costate, le modalità d'acquisto e tutte «le eventuali altre informazioni economiche».

La trasmissione dei dati è uno di quegli adempimenti a cui è legata l'erogazione delle risorse. Le grandi apparecchiature nel mirino nella prima fase saranno di sei tipi, che includono 19 sotto tipologie: Tac, Rmn, acceleratori lineari, sistemi robotizzati per chirurgia endoscopica, sistemi Tac-Pet, gamma camere computerizzate, Tac-gamma camere. Il meglio sulla scena della tecnologia medica. Che anche per questo va rispettata al massimo. E impiegata democraticamente e al meglio. Possibilmente con procedure d'acquisto trasparenti. Scatta un controllo strettissimo sulle grandi apparecchiature sanitarie pubbliche e private accreditate e non. Non solo anagrafico, ma anche degli aggiornamenti tecnologici e della condizione generale. E il meccanismo non serve solo alla raccolta di dati statistici, ma diventa adempimento obbligatorio delle Regioni che altrimenti dovranno rispondere anche economicamente e ritardi o inadempienze passeranno sotto il controllo dei tavoli di monitoraggio.

Per le grandi apparecchiature sanitarie in uso presso le strutture sanitarie pubbliche, nel flusso informativo sono incluse anche le informazioni sulle modalità di acquisizione. Per quelle invece delle strutture sanitarie private, accreditate e non, dal flusso informativo sono esclusi i meccanismi di acquisizione ed eventuali altre informazioni economiche.
I dati generali che alimentano il flusso informativo sono quelli riportati nelle tabelle pubblicate in questa pagina a cui si aggiungono informazioni specifiche per le singole apparecchiature presenti nel disciplinare tecnico. Il flusso informativo raccoglie anche i dati sugli aggiornamenti tecnologici effettuati sulle apparecchiature già rilevate e che aumentano il livello di prestazioni erogate.

Tempi certi anche per la trasmissione dei dati: avviene non oltre il primo mese successivo al trimestre nel quale è stata collaudata l'apparecchiatura e sarà comunque possibile effettuare modifiche o integrazioni ai dati non oltre il secondo mese successivo al trimestre del collaudo.