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ESCLUSIVA Farmaci: più ticket in Sicilia, più ricette in Abruzzo. Ecco i consumi 2013 di pillole e sciroppi. Le nostre classifiche dopo i dati Aifa

di Roberto Turno

Siciliani, campani e pugliesi i più tartassati dai ticket: pagano tra i 30 e i 32 euro l'anno. Abruzzesi, umbri e calabresi i super consumatori di ricette: ne chiedono (e ne ottengono) una al mese. Sardi, laziali, abruzzesi e ancora siciliani gli iper presenzialisti in farmacia: costano tra 170 e 177 euro l'anno al Servizio sanitario nazionale. E una classifica finale della spesa per farmaci sul territorio (tra farmacia e distribuzione diretta di asl e ospedali) che vede in testa a tutti Sardegna, Lazio, Calabria, Sicilia, Puglia e Campania con uscite che vanno da 218 a 243 euro in dodici mesi pro capite. Eccola l'Italia 2013 dei consumi di pillole e sciroppi a carico dello Stato. Una classifica (VEDI ) di pillole amare per gli italiani. Una foto di gruppo di un Paese fatto di 21 pianeti della salute.

I conti dell'Aifa
Parlano chiaro i dati del monitoraggio a consuntivo della spesa farmaceutica 2013 appena elaborati dall'Aifa (VEDI ), l'Agenzia italiana del farmaco. Dati che denunciano un rosso totale della spesa farmaceutica pubblica di 828 milioni: 63 accumulati nei consumi territoriali, tutto il resto risultato del rosso da 827 mln della farmaceutica ospedaliera. Cifre che testimoniano una volta di più di un'Italia sanitaria a mille velocità, interpretabile in vari modi, che tuttavia continuano a vedere il Sud in testa ai consumi di farmaci. Con quelle commissariate e sotto piano di rientro leader della spesa. In negativo, naturalmente.

Regione che vai, ticket che trovi
Già sui ticket, tasto delicatissimo per tutti gli italiani tanto più nel bel mezzo di una crisi che non conosce freni, le crepe tra una regione e l'altra sono evidentissime. Le elaborazioni del Sole 24-Ore Sanità sui dati Aifa, parlano chiaro. In Sicilia se ne pagano 32,34 l'anno a testa. Non va meglio in Campania: 31,09 euro. O in Puglia: 30,1. Ma neppure in Molise di sicuro va meglio (28,84). Questo per indicare le quattro regioni dove i contribuenti sono più tartassati dai ticket sui farmaci. A dispetto di una media nazionale di 24,18 euro l'anno pro capite. Come dire che dove si paga di più, i costi dei ticket pesano il 25% di più che nel resto del Paese. Un costo salatissimo, sia chiaro: ben 1,436 mld lo scorso anno, con una crescita in dodici mesi del 2,1 per cento.

Ricette a go-go
L'Italia col vestito di Arlecchino dei consumi farmaceutici riguarda anche le prescrizioni di farmaci. Il numero di ricette prescritte, cioè. Che nel 2013 sono state la bellezza di 607,8 milioni, il 2,6% più dell'anno prima. Che, tradotto, vuole dire 15,2 milioni in più in 12 mesi. oltre 1,2 milioni in aggiunta al mese. Ben 40mila in più al giorno. Segno di bisogni magari neppure soddisfatti che crescono, di un'Italia che invecchia, di ospedali meno disponibili. Ma anche, chissà, di eccessi prescrittivi da parte dei medici. E fortuna che il costo medio dei farmaci è più basso, per effetto dei generici. Fatto sta che a fronte di una media nazionale di 10,2 ricette l'anno per italiano, in Abruzzo la media è di 12,19 ricette al dì: il 25% in più. Poco di meno se ne consumano in Umbria (12,17), in Calabria (11,97) e nel Lazio (11,84).

Farmacia e dintorni
La spesa farmaceutica territoriale, come detto, comprende quella convenzionata (in farmacia) e quella risultato della distribuzione diretta da parte delle strutture pubbliche. La prima nel 2013 è stata di 8,8 mld (-1,4), la seconda di 3 mld con una crescita del 6,3%. Ebbene, a costare di più pro capite in farmacia per il Ssn sono state la Sardegna con 177,11 euro l'anno, il Lazio con 171,41, l'Abruzzo con 171,08, la Sicilia con 170,55. Contro una media nazionale di 149,22. Segno soltanto di politiche regionali differenziate?

D'altra parte a guardare i risultati complessivi della spesa farmaceutica territoriale, la classifica generale dei consumi parla chiaro. In Sardegna la spesa pro capite è di 243,17 euro l'anno. Il 20% in più della media nazionale di 204,4 euro. E a seguire ecco il Lazio con 229,57 euro, la Calabria con 226,52, la Sicilia a quota 225,97, la Puglia a 224,35, la Campania a 218. Tolte Trento e Bolzano che fanno storia sé (138 e 157 euro), Veneto ed Emilia con consumi di 178 e 179 euro sono distanti anni luce dalle regioni iper consumatrici. In un'Italia dai ventuno pianeti della salute, appunto.