Dal Governo

Terme: nuovo accordo 2013-2015 su tariffe e prestazioni

Terme: si rinnova l'accordo Federterme-Regioni ancora fermo a quello scaduto nel 2009. E si rinnova grazie all'accordo 2013-2015 sull'erogazione delle prestazioni termali, che dovrà ora essere ratificato in Stato-Regioni e che rivede nella parte economica (con un incremento complessivo delle tariffe di 10 milioni nei tre anni, +3%), delle patologie tutelate e delle prestazioni e della ricerca il precedente testo scaduto ormai a fine 2009. E il nuovo accordo varrà per la parte economica dal 1° lulgio 2013 mentre per tutte le altre parti dal 1° gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2015.

Parte economica.
Si tratta, rispetto a una spesa 2012 di 122,398 milioni, di un aumento di 2 milioni nel 2013 e 4 milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015. In sostanza le tariffe sono incrementate del 3% (a carico dello Stato) per le prestazioni erogate dal 1° luglio 2013. Eventuali superamenti del tetto di spesa consentiranno alle Regioni di emettere note di credito alle aziende termali per gli importi corrispondenti che dovranno così concorrere all'extra-spesa. In sostanza, la spesa in più oltre il tetto stabilito la pagherano le terme.

Patologie e prestazioni.
Le patologie previste a carico del Ssn restano quelle del decreto della Salute del 22 marzo 2001 (riportate nell'allegato all'accordo), ma Regioni e Federterme si impegnano a una revisione dell'elenco prevedendo una selezione in base alla classificazione internazionale ISCD9CM, la stessa in pratica in base alla quale si rivedono i Drg. Ferma restando la possibilità di modifiche eventuali che possono derivare dalla revisione dei Lea in corso di elaborazione. E Federterme si è impegnata a presentare alla Salute una sua proposta di aggiornamento.

Ricerca scientifica.
Il finanziamento della Fondazione per la ricerca scientifca termale sarà pari allo 0,30% del fatturato annuo lordo per le prestazioni a carico del Ssn delle aziende termali accreditate che scelgono di sostenere la Fondazione. E visti i risultati positivi degli ultimi anni, l'accordo prevede la promozione di ricerche mirate a nuove modalità di erogazione delle prestazioni termali e i relativi protocolli di inserimento nei percorsi assistenziali integrati. Il tutto anche sulla base delle linee guida definite dal tavolo tecnico ministeriale «riabilitazione e termalismo».