Dal Governo

Sui precari del Ssn (anche medici) deciderà la Stato-Regioni: ecco il testo. Il Consiglio dei ministri approva Dl e Ddl sulla Pa

Per gli oltre 30mila precari della sanità (di cui 10mila medici) la procedura selettiva di intervento la deciderà la Stato-Regioni «anche perché le situazioni sono diverse come legislazione ad esempio per i dirigenti medici», ha affermato il ministro della Pa Gianpiero D'Alia illustrando alla fine del Consiglio dei ministri di oggi il decreto legge e il disegno di legge approvati e rispondendo anche indirettamente alla protesta di oggi dei medici (VEDI con i testi di ingresso a Palazzo Chigi) per la prevista esclusione della dirigenza dai provvedimenti sul precariato.

«Le regioni, le province autonome e gli enti locali - è il testo del decreto legge - tenuto conto del loro fabbisogno, attuano i commi 6, 7, 8 e 9 nel rispetto dei principi e dei vincoli ivi previsti e dei criteri definiti con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al comma 5. Per gli enti del Servizio sanitario nazionale si procede all'attuazione dei commi 6, 7, 8 e 9, anche con riferimento alle professionalità mediche e del ruolo sanitario, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, su proposta del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione, di intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano».

Il tavolo Stato-Regioni per il Ssn dovrebbe avviarsi - dipende dai tempi di conversione del Dl e di approvazione del Ddl ha spiegato il ministro - per fine anno, puntando a chiudere la partita entro il 2014.

Tra medici, personale infermieristico, tecnici e altri 11 profili professionali, sarà possibile stabilizzare le circa 35.000 persone del settore sanitario, tramite concorso pubblico riservato, ha precisato in un comunicato il ministero della Salute. Spiegando e confermando che «Tale obiettivo sarà colto, per la specificità del settore che ha caratteristiche diverse dal resto della Pubblica Amministrazione, tramite di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro tre mesi dall'entrata in vigore del decreto legge, su proposta del ministro della salute. Il contenuto del decreto sarà condiviso con le Regioni e le Province Autonome, al fine di accelerare il percorso attuativo di competenza di queste ultime».

«Già dall'illustrazione delle linee guida del ministero alle commissioni di Camera e Senato – ha dichiarato il ministro Lorenzin - ho raccolto e sostenuto l'esigenza pervenuta dalle Regioni, dagli operatori sanitari, così come dalle associazioni per la tutela dei diritti dei pazienti, di dare certezza in ordine alla continuità e qualità del servizio sanitario erogato e del rispetto dei parametri dei Lea. Ringrazio il ministro D'Alia che ha riconosciuto la pressante esigenza e la peculiarità del settore e ritengo quello compiuto oggi – conclude il ministro Lorenzin – un passaggio fondamentale per il futuro dell'intero sistema».

Poi, mai più contratti a termine che non siano eccezionali e temporanei così come sono le prestazioni richieste: contratti tipici della pubblica amministrazione, ha chiarito, saranno a tempo indeterminato. Assunzione per tutti i vincitori dei concorsi nella Pa degli ultimi tre anni. E per gli altri precari della Pa procedure selettive per selezionare professionalità alte. Poi tagli a consulenze per 1,2 miliardi e auto blu per 1 miliardo e sanzioni per chi autorizzerà queste spese, in sostanza le pagherà di tasca propria.