Dal Governo
ANTEPRIMA Semplificazioni: ecco la bozza del decreto «Fare» messa a punto dal Governo
Subito un decreto di una trentina di articoli, forse già in settimana, (ribattezzato decreto «Fare» dal Governo) che conterrà misure sulle semplificazioni burocratiche e amministrative e le prime agevolazioni per il lavoro. E poi, uno o più Ddl da varare nella seconda metà del mese, comunque prima del Consiglio Ue del 27 e 28 giugno, con altre norme sulla semplificazione e un pacchetto più corposo sull'occupazione. Questa l'ipotesi su cui sta lavorando il governo dopo il vertice di maggioranza di questa mattina.
Un'altra ondata di semplificazioni quindi è pronta a investire la pubblica amministrazione. Il primo provvedimento già approdato al preconsiglio dei ministri di oggi in undici capi e quasi cento pagine affronta investimenti produttivi, ambiente, edilizia e anche sanità.
E per il settore sanitario mette mano a cinque capitoli in cui ancora c'è da semplificare.
Aviaria. Il testo si riferisce ai piccoli allevamenti che non producono animali per la vendita ma solo per autoconsumo familiare. Per questi l'obbligo di tracciabilità previsto dal Dlgs 9/2010 non ha senso di essere mantenuto e viene abrogato. Lo stesso vale per quanto riguarda la tracciabilità sanitaria perché si tratta di allevamenti da autoconsumo e quindi hanno un rischio minimo per la diffusione di malattie.
Risonanza magnetica. Semplificazione per le procedure di autorizzazione per le apparecchiature a risonanza magnetica (RM). Si riducono le apparecchiature soggette ad autorizzazione all'installazione da parte del ministero della salute e, in modo corrispondente, si amplia l'ambito di autorizzazione da parte della Regione.
Niente specializzazione per gli odontoiatri nell'accesso al Ssn. Attualmente le norme indicano la specializzazione in odontoiatria come requisito necessario per accedere alla dirigenza del Ssn (pubblica) anche come odontoiatri, ma la laurea in odontoiatria è di per sé una laurea specialistica e quindi la previsione anche della specializzazione è un requisito ingiustificato
Certificazioni da sopprimere. Analogamente a quanto già fatto in alcune Regioni si propone di abolire una serie di certificazioni e autorizzazioni sanitarie perché in base alle attuali conoscenze scientifiche, non hanno più ragione di essere o sembrano, in ogni caso, inefficaci rispetto agli scopi per cui erano state previste.
Tra le certificazioni soppresse ci sono quelle di sana e robusta costituzione per alcuni compiti come ad esempio quello di ufficiale esattoriale; il certificato di idoneità per l'assunzione nelle lavorazioni non a rischio; il certificato medico comprovante la sana costituzione fisica per i farmacisti; il certificato di idoneità fisica per l'assunzione nel pubblico impiego (impieghi civili dello Stato); il certificato di idoneità psico-fisica all'attività di maestro di sci; l'idoneità psico-fisica alla conduzione di generatori a vapore; l'idoneità all'esecuzione di operazioni relative all'impiego di gas tossici; il -certificato per la vendita dei generi di monopolio.
Sicurezza lavoro. C'è poi un capitolo nel provvedimento (non nel capo dedicato alla salute) sulla misure di semplificazione degli adempimenti relativi alla informazione, formazione e sorveglianza sanitaria, previsti dal Dlgs sulla sicurezza sul lavoro (81 del 2008) nei casi in cui la prestazione del lavoratore presupponga una permanenza di breve durata nei luoghi di lavoro (fino a cinquanta giornate lavorative nell'anno solare di riferimento), per evitare la ripetizione, per ragioni solo formali, di adempimenti già svolti dallo stesso o da altri datori di lavoro. L'esempio che fa la relazione illustrativa è la visita medica di controllo per ogni prestazione lavorativa, anche di poche ore, o a quella ripetuta per la stessa attività di formazione riferita a un'analoga attività solo perché cambia il datore di lavoro rispetto al precedente anche se si tratta dello stesso settore produttivo.