Dal Governo

ANTEPRIMA Def 2013: spesa sanitaria in calo dello 0,7% nel 2012

Cala ancora nel 2012 la spesa sanitaria che passa dai 111,593 miliardi del 2011 ai 110,842 dello scorso anno - quando era scesa dello 0,8% sul 2010 - riducendosi di 751 milioni (-0,7%).

E rispetto al finanziamento di poco meno di 108 miliardi il disavanzo sarebbe quindi di circa 2,8 miliardi. Senza contare naturalmente le manovre locali che potrebbero abbassarlo ulteriormente come già accaduto lo scorso anno.

Sono questi i dati di un focus sulla «governance del sistema della spesa sanitaria» contenuto nel Def, il documento di di economia e finanza approvato questa mattina dal Consiglio dei ministri, «un work in progress, un contributo che crediamo particolarmente utile in una fase in cui le forze politiche si confrontano», come lo ha definito il presidente del Consiglio Mario Monti.

Secondo il focus, «la governance implementata in materia sanitaria ha consentito di conseguire negli ultimi anni un significativo rallentamento della dinamica della spesa. Infatti, a fronte di una variazione media annua della spesa sanitaria pari al 7% nel periodo 2000-2006, nel successivo periodo 2006-2012 la variazione media annua è risultata pari all'1,4%». E «nel prossimo triennio dovrebbe confermarsi tale dinamica, anche per effetto delle manovre previste nel settore che prevedono, tra l'altro, una riorganizzazione del sistema sanitario anche per effetto della razionalizzazione della rete ospedaliera».

A livello macroeconomico secondo il Def «il graduale miglioramento della situazione sui mercati finanziari registratosi nell'area dell'euro nel 2012 non si è ancora pienamente trasmesso all'economia reale ritardando la ripresa economica». «In Italia - si legge - la recessione, iniziata nella seconda metà del 2011, si è protratta per tutto il 2012. Nella media dell'anno il Pil si è ridotto del 2,4 per cento in termini reali, confermando le stime diffuse a settembre nella Nota di aggiornamento del Def».

«La credibilità si acquista con difficoltà ma si può perdere rapidamente. Ma il Def conferma che dopo la crisi del novembre 2011 il risanamento
del bilancio é avvenuto», secondo Monti che ha aggiunto: «Il disavanzo é sotto il 3% ed é stato centrato l'obiettivo del bilancio in pareggio in termini strutturali. A maggio l'Italia speriamo esca dalla lista dei Paesi con problemi di finanza pubblica».

Per Monti, «L'Italia potrà avere gli spazi per sostenere in modo intelligente l'attività economica come dimostra il decreto sul debito delle Pa».