Dal Governo

Primo passo per l'aggiornamento dei Lea

Via libera da parte del ministero della Salute all'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, con il "debutto" di oltre 110 nuove malattire rare e 5 patologie croniche. «Si tratta - ha detto il ministro Balduzzi - di una risposta concreta a molte persone e a molte famiglie che soffrono. Anche nelle difficoltà economiche il nostro Servizio Sanitario Nazionale si dimostra capace di dare risposte concrete».
Per la formulazione della proposta di aggiornamento è stata creata - spiega il ministetro - una rete di referenti regionali, anche al fine di valutare e tenere in debito conto l'esigenza di non creare disagi al cittadino e di non rendere difficoltose le procedure amministrative. Per alcune patologie di particolare complessità sono stati creati specifici gruppi di lavoro che hanno approfondito le problematiche relative alla malattia diabetica, alle malattie dell'apparato respiratorio, alle malattie reumatologiche, nefrologiche e gastroenterologiche, con il coinvolgimento di numerosi specialisti ed esperti.
Ecco i nuovi ingressi nei Lea:
- Le Broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO) al II stadio (moderato), III stadio (grave), e IV stadio (molto grave), comunemente conosciute come enfisema polmonare e broncopolmonite cronica.
- Le Osteomieliti croniche, cioè malattie croniche infiammatorie delle ossa.
- Le Patologie renali croniche (con valori di creatinina clearance stabilmente inferiori a 85 ml/min).
- Il Rene Policistico Autosomico Dominante.
- La Sarcoidosi al II, III e IV stadio, cioè malattie che interessano più tessuti e organi con formazioni di granulomi e che comportano problemi polmonari, cutanei e oculari.
- Nei Lea entra anche la Sindrome da Talidomide.
- Ludopatia
La terapia delle patologie da gioco (gambling) è previsto dall'art. 5 del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158. In attuazione del dettato normativo, il provvedimento include esplicitamente le persone affette da questo tipo di dipendenza tra coloro cui sono rivolti i servizi territoriali per le
dipendenze (Sert, Centri diurni, ecc.) già attivi nelle Asl, e modifica la definizione del sotto-livello di assistenza, attualmente riportata nel dPCM 29 novembre 2001 come «attività riabilitativa sanitaria e sociosanitaria rivolta alle persone dipendenti da sostanze stupefacenti o psicotrope o da alcool», riformulandola come «assistenza socio sanitaria alle persone con dipendenze patologiche o comportamenti di abuso di sostanze». Si afferma quindi il principio che le persone con ludopatia hanno diritto ad accedere al Ssn per ricevere le prestazioni di cui hanno bisogno, al pari dei soggetti con altre forme di dipendenze patologiche, senza che questo comporti ulteriori oneri dal momento che le Regioni non saranno tenute ad istituire servizi ad hoc.

Il provvedimento introduce anche misure per favorire l'appropriatezza dell'assistenza specialistica ambulatoriale e conseguire una riduzione degli oneri a carico del Ssn per tale livello di assistenza. In particolare le Regioni dovranno attivare programmi di verifica sistematica dell'appropriatezza prescrittiva ed erogativa dell'assistenza specialistica ambulatoriale, attraverso il controllo delle prestazioni prescritte ed erogate a pazienti con specifiche condizioni cliniche e, comunque, di almeno il 5% delle prestazioni prescritte, effettuando cioè un controllo sulle ricette. Per favorire lo svolgimento dei controlli, si prevede l'obbligo del medico prescrittore di indicare nella ricetta il quesito o il sospetto diagnostico che motiva la prescrizione, pena la inutilizzabilità della ricetta stessa. Inoltre, si forniscono in un allegato, le "indicazioni prioritarie" per la prescrizione di prestazioni di diagnostica strumentale frequentemente prescritte per indicazioni inappropriate.

Viene prevista nei Lea la maggiore diffusione dell'analgesia epidurale, prevedendo che le Regioni individuino nel proprio territorio le strutture che effettuano tali procedure e che sviluppino appositi programmi volti a diffondere l'utilizzo delle procedure stesse.

Mentre il provvedimento che dovrà essere adottato con un Decreto del presidente del Consiglio dei ministri è stato inviato al ministero dell'Economia per l'o e poi raggiungerà il tavolo della Conferenza Stato-Regioni, non sono mancate le prime reazioni. L'aggiornamento dei Lea è stato accolto positivamente da Cittadinanzattiva che però avverte: «Ci auguriamo che questa volta i nuovi Lea vedano effettivamente la luce attraverso l'approvazione anche da parte del Ministero dell'Economia e della Conferenza Stato-Regioni - si legge in una nota dell'associazione - come del resto già previsto dalla Legge di conversione del Decreto Balduzzi. Non vorremmo che si ripetesse quanto già successo nel 2008, quando per una 'presuntà non copertura economica i nuovi LEA rimasero fermi nei cassetti dell'Economia». Critica invece la Cgil che parla di una «proposta modesta». Per il segretario confederale del sindacato Vera Lamonica e il responsabile delle politiche della salute, Stefano Cecconi «la revisione dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea) proposta dal ministro Balduzzi è modesta e oltretutto senza finanziamenti: ancora una volta un'intenzione più che un atto concreto».