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Sul Manuale Roversi targato Sanofi l'ennesimo moralismo all'italiana

di Antonio Panti (presidente Omceo Firenze)

Ho l'impressione che la polemica innescata sul "caso Manuale Roversi targato Sanofi" configuri un ennesimo "moralismo all'italiana". Ben altri sono i conflitti di interesse che possono influenzare la sostenibilità del servizio sanitario, certamente non un piccolo regalo ai neolaureati che, in quanto a entità monetaria del dono, rientra rigorosamente nella normativa internazionale sui rapporti tra professione medica e industria chimica (e può essere l'occasione per spiegarlo).

Certamente il problema è il coinvolgimento dell'Ordine. A Firenze si festeggia due volte all'anno il giuramento dei neoiscritti che, nell'ultima sessione di esame di stato, sono 103 che giureranno nel pomeriggio del 24 marzo; subito dopo il Consiglio si riunisce e li iscrive. In questa occasione rituale non distribuirò altro che il Codice Deontologico. Per nostra vecchia abitudine dopo poche settimane riunisco di nuovo i neolaureati per una lunga serata che potrei chiamare di "preparazione alla quotidianità", parlando di fisco, assicurazione, previdenza, certificati ecc.. In quella occasione distribuirò, d'accordo col mio Consiglio, il Roversi che conterrà al suo interno, immagino, un memo della azienda. Meglio così, comunque, che il dono al singolare.