SPECIALE RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE La giurisprudenza sulla colpa in caso di malpractice

Oltre 12mila denunce di sinistri nel 2012 a fronte di 9 milioni di ricoveri e circa un miliardo di prestazioni specialistiche, un costo assicurativo complessivo di circa un miliardo e una bomba a orologeria che rischia di esplodere sfilacciando i neuroni già stremati del personale sanitario: la messa in mora "in automatico" di circa 10mila professionisti da parte della Corte dei conti cui per legge viene trasmesso tutto il contenzioso in materia.

Ad accendere nuovamente i riflettori sul tema inevaso della responsabilità professionale in sanità è stata recentemente l'Agenas, in un convegno che ha messo faccia a faccia tutti i protagonisti del settore - Regioni, istituzioni, giuristi, operatori e cittadini - e messo in fila i nodi irrisolti del settore.
Il pre4sidente Giovanni Bissoni, utilizzando la "provocazione" dei numeri («Aggiungendo al miliardo di indennizzi liquidati direttamente o in franchigia, che coprono circa il 90% dei sinistri, anche i costi dell'assicurazione diretta, i costi amministrativi gestionali e i costi indiretti, come la medicina difensiva, i risparmi sarebbero enormi), lo spirito di corpo («La gestione del contenzioso è un tema centrale in ogni Regione: la responsabilità Ssn non può essere delegata ai soggetti cui abbiamo delegato il contenzioso), il senso d'appartenenza («il decreto «Balduzzi» ha gettato il sasso nello stagno, ma ci ci sono delle debolezze che è necessario sanare, ed è necessario che l'obbligo assicurativo sia in capo a tutte le strutture che fanno assistenza, inventando nuove modalità e nuovi processi, senza separare i clinici dagli uffici legali»). Le zone d'ombra: «Il quadro normativo insufficiente, la scarsa formazione degli operatori, l'organizzazione inadeguata, la tutela non sempre trasparente degli interessi in campo».

Le urgenze: «Tabelle univoche per la valutazione del danno per uniformare i risarcimenti sul territorio nazionale; una netta distinzione tra responsabilità per colpa e responsabilità professionale sanitaria; il nodo della Corte dei conti, cui viene trasferito tutto il contenzioso che espone le aziende sanitarie». Un nodo quest'ultimo su cui Bissoni ha chiesto con forza «una indicazione normativa a livello nazionale per disciplinare in modo omogeneo il tema della messa in mora del professionista fin dal momento della liquidazione del sinistro in vista di una eventuale rivalsa». Perché - ha spiegato - «Non è una questione che Regioni e Corte dei conti posso risolvere da sole a livello locale».

E oltre i dati, la responsabilità professionale, in attesa di essere normata con l'approvazione delle sei Pdl attualmente alla Camera, fioccano le sentenze. Che Il Sole-24 Ore Sanità, con l'ausilio di Lex 24, ha raccolto a partire dal «dopo Balduzzi». Una legge che secondo gli esperti ha fatto emergere carenze e contraddizioni di un apparato normativo e regolatorio inadeguato a fronteggiare, anzi a gestire la questione.

LEGGI LE MASSIME DELLE SENTENZE PIÙ RECENTI RELATIVE A DEPENALIZZAZIONE, COLPA PROFESSIONALE, NESSO CAUSALE E RESPONSABILITÀ CIVILE

(La rassegna è a cura della redazione di Lex24 - www.lex24.ilsole24ore.com )